Svizzera

Uranio russo e dipendenza svizzera

Buona parte del materiale necessario per le centrali nucleari elvetiche proviene dalla Russia. E ora c’è chi chiede di rivedere le forniture

  • 31 marzo 2022, 21:43
  • 23 giugno 2023, 17:51

Centrali a uranio russo

Telegiornale 31.03.2022, 14:30

Di: TG

I due reattori di Axpo a Beznau lavorano esclusivamente con materiale russo. A Leibstadt - sempre di Axpo- la metà dell'uranio utilizzato è russo. La Russia è dunque uno dei partner più importanti per la Svizzera in questo settore. Una collaborazione che sta suscitando diverse domande. Axpo ha deciso di non stipulare nuovi contratti con ditte russe, ma intende rispettare quelli correnti: che vanno per Liebstadt fino al 2025 e per Beznau fino al 2030.

Anche la centrale nucleare di Gösgen -gestito da Alpiq- utilizzava il materiale di Rosatom. Ma nel 2016 ha cambiato fornitore per – citiamo - motivi ecologici e di trasparenza della catena di distribuzione. Oggi Alpiq riceve il materiale da Canada e Australia.

"Se si ha un buon fornitore, che fornisce la qualità di cui si ha bisogno, non si cambia facilmente, soprattutto per motivi di sicurezza e disponibilità". Spiega Willlibad Kohlpaitner, capo sezione energia nucleare Axpo. Secondo lui esiste certamente una dipendenza dalla Russia e al momento si stanno esaminando modi per ridurla.

Tuttavia, ci sono molte domande che rimangono aperte. Per il momento contro Rosatom, l'azienda statale che produce materiali e li distribuisce in tutto il mondo e anche in Svizzera, non esistono sanzioni. Per il consigliere agli Stati Ruedi Noser, "se Axpo avesse alternative dovrebbe esaminarle. Non è solo la guerra che dovrebbe far sorgere domande, ma anche gli standard di produzione e i danni ambientali che causano. Questo aspetto avrebbe dovuto spingere Axpo a riflettere già prima".

Infatti, l'azienda gioca un ruolo anche nella produzione di armi. Vladimir Putin quattro anni fa aveva presentato il suo nuovo arsenale di armi atomiche, tra cui razzi intercontinentali. Le testate nucleari di queste armi vengono prodotte da Rosatom, che sottostà direttamente a Putin.

"È chiaro che finanziamento queste bombe con i nostri contratti”, spiega Noser. “Ho sentito che anche le centrali nucleari francesi sono legate a questa azienda, come altre in Europa, quindi è chiaro che siamo noi a finanziare questi nuovi sistemi di armamenti".

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