Ticino e Grigioni

A Davos è già iniziata la stagione dello sci di fondo

Grazie allo snowfarming: una tecnica per stoccare la neve prodotta artificialmente e riutilizzarla - “Problemi ecologici? Meglio così che spostare gli atleti in aereo chissà dove”

  • 5 novembre, 15:49
  • 8 novembre, 12:48
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Neve pronta con lo snowfarming

Telegiornale 05.11.2024, 12:30

Di: Telegiornale/Adattamento: ludoC 

Nei Grigioni e più precisamente a Davos la stagione dello sci di fondo è già iniziata, e questo grazie allo “snowfarming”, che permette di disporre di neve fresca pronta all’uso. Venerdì nei pressi della cittadina è stata aperta una pista lunga quattro chilometri grazie a questa tecnica.

La neve era stata prodotta artificialmente a inizio anno e in seguito stoccata in depositi grazie a un isolamento fatto di segatura, che poi a ottobre è stata rimossa.  Ora, nonostante ci sia solo una lingua bianca nel verde, gli amatori e i professionisti sono felici di tornare ad allenarsi.

“È sempre bello tornare a macinare i primi chilometri sulla neve, dopo così tanta strada percorsa con gli sci a rotelle”, spiega per esempio ai microfoni dell’SRF la fondista professionista Désirée Steiner.

Gli fa eco il collega Andreas Weisäupl: “Noi inizieremo a gareggiare tra tre o quattro settimane e dovremo già essere competitivi; dunque, bisogna iniziare adesso a stare sulla neve, soprattutto se si pensa - per esempio - che ci sono anche atleti scandinavi. In questo senso noi dell’Europa centrale siamo svantaggiati”.

Una tecnica vecchia 15 anni

A Davos la tecnica dello snowfarming esiste da 15 anni. Consiste nel produrre artificialmente la neve, coprirla e poi recuperarla a fine ottobre per distribuirla. 

C’è chi critica questa tecnica per questioni ecologiche ma secondo il landamano di Davos Philipp Wilhelm “con le attuali temperature ci sono pochissimi posti in tutto il mondo dove i fondisti si possono allenare. Inoltre, se si hanno tanti atleti di punta in questa disciplina in questo modo si evita di mandarli chissà dove. Riduciamo gli spostamenti in auto e in aereo”.

E se in futuro la neve dovesse mancare del tutto? “Forse dovremo abituarci a non avere più neve del tutto e ci toccherà fare altre cose - ammette una fondista interpellata a Davos - ma finché ce n’è, approfittiamone”.

Ricorso allo snowfarming in aumento

Stando a un’indagine dell’Istituto per lo studio della neve e delle valanghe (SLF), condotta nell’arco alpino di lingua tedesca e in Scandinavia, l’interesse per lo snowfarming è crescente: il 90% dei circa 100 gestori di comprensori sciistici e comuni intervistati conosce il termine snowfarming. Circa la metà (49%) lo considera un fatto positivo. Per contro, il 14% ha un atteggiamento critico nei confronti dello snowfarming.

L’SFL spiega che: “Circa la metà degli intervistati, che fino a quella data non avevano ancora avviato nessuna attività di snowfarming, ha accarezzato l’idea di iniziare. Il 15% ha dichiarato di voler iniziare definitivamente con le attività di conservazione della neve durante l’estate per la stagione successiva. I motivi principali sono (a) garantire un’offerta minima di sport invernali, (b) garantire un avvio puntale della stagione e (c) compensare i periodi più brevi dell’innevamento durante l’autunno e l’inizio dell’inverno”.

Cos’è lo Snowfarming

Come spiega l’SLF, l’istituto per lo studio della neve e delle valanghe, sul suo sito internet: “Da alcuni anni le località sportive invernali puntano sempre di più sullo snowfarming per conservare la neve durante l’estate. A tal fine, verso la fine dell’inverno vengono realizzati in appositi luoghi all’aperto grandi mucchi di neve tecnica che vengono poi ricoperti con uno strato isolante che protegge la neve sottostante evitando che si sciolga. La neve così conservata fungerà da base per la preparazione delle piste (sci di fondo o sci alpino) o dei trampolini per il salto con gli sci all’inizio dell’inverno successivo. Lo snowfarming consente di iniziare in anticipo la stagione invernale, indipendentemente dalle condizioni meteo, oppure di garantire la presenza della neve in un giorno X per un determinato evento sportivo”.

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