Ticino e Grigioni

Acque più calde e parassiti, pesci a rischio. E in Ticino?

L’innalzamento delle temperature mette in pericolo la sopravvivenza della fauna ittica, anche in Svizzera. Oltralpe c’è preoccupazione per un parassita che colpisce in particolare le trote fario. E da noi?

  • 13 settembre, 05:53
  • 23 settembre, 12:39

Trote fario colpite da un parassita

SEIDISERA 12.09.2024, 18:36

  • TiPress
Di: Seidisera/RSI Info 

L’innalzamento delle temperature, dovute ai cambiamenti climatici, mette in pericolo la sopravvivenza dei pesci, anche in Svizzera.

Oltralpe, c’è preoccupazione per un parassita che colpisce in particolare le trote fario. Alcuni ricercatori dell’università di Berna hanno voluto vederci chiaro. Così, accanto al fiume Wyna, nel canton Argovia, è stato allestito un laboratorio a cielo aperto. Ricercatori e pescatori si immergono nell’acqua per catturare le trote fario, che vengono stordite con una leggera scossa elettrica, per lo più innocua, assicurano gli addetti ai lavori. I pesci vengono subito analizzati, per poi essere rimessi in libertà nel fiume.

La responsabile della ricerca non ha dubbi, per la professoressa Schmidt Posthaus tutti gli animali esaminati sul posto sono malati. Presentano un gonfiore ai reni, causato da un parassita molto contagioso e che può portare alla morte. Nel laboratorio dell’Università di Berna viene in seguito esaminato il materiale genetico di questo parassita, che colpisce tutti i pesci, ma fa ammalare solo le trote.

Per la ricercatrice la malattia dipende dalla temperatura. Più le acque diventeranno calde, più si verificheranno cambiamenti anche nei pesci. I pescatori della regione sono molto preoccupati come Timon Polli, che ha aiutato gli scienziati nella cattura dei pesci. Il pescatore teme che presto l’altipiano svizzero avrà pochi corsi d’acqua con trote fario. Le trote che presentano i sintomi di un’infiammazione ai reni sono quelle pescate in acque tra i 12 e i 15 gradi. Qui il parassita diventa così contagioso che un minimo aumento della temperatura minaccia la sopravvivenza dell’intera popolazione ittica.

La situazione in Ticino

In Ticino non mancano gli esempi di morie di pesci. Tra le cause principali le ondate di maltempo, le siccità, alcuni casi di inquinamento e lo svuotamento di bacini idrici.

Alle nostre latitudini, fortunatamente, la malattia renale proliferativa non sembra invece essere un problema per la fauna ittica, come conferma alla RSI Danilo Foresti, collaboratore scientifico dell’Ufficio caccia e pesca del Canton Ticino.

“La situazione riguardo alla malattia renale proliferativa nel nostro cantone è abbastanza tranquilla. A inizio anni 2000 c’era stata una campagna degli Enti federali per cercare di fare un quadro della situazione a livello svizzero. Nel nostro cantone erano stati analizzati vari fiumi ed era stata trovata unicamente nel fiume Laveggio, quindi nel Mendrisiotto. Gli altri fiumi del cantone, almeno i principali, erano esenti dalla malattia, così come è attestato anche negli aggiornamenti delle analisi attorno al 2012”.

Quali sono le conseguenze per i pesci affetti da questa malattia?

“La malattia va a causare delle modifiche a livello del rene, quindi anche una condizione fisica ridotta, risposte immunitarie anche più blande e una ridotta capacità di sopravvivere e di adattarsi all’ambiente rispetto a un pesce sano. Va a interessare principalmente i salmonidi della classe più giovane, quindi i pesci appena nati, con meno di un anno di età.

Al momento, dunque, in Ticino solo nel Laveggio sono presenti trote ammalate. C’è il rischio, come in Svizzera interna, di una scomparsa della trota dai corsi d’acqua dove è presente la malattia?         

“Il timore effettivamente può essere quello, perché una malattia che va a intervenire sui giovani pesci può andare a intaccare quello che è il potenziale futuro per la popolazione stessa di auto-mantenersi e di auto-sostenersi. Contrariamente alle previsioni, però, possiamo dire che nel Laveggio la presenza di questa malattia non è causa di ecatombe tra i giovani pesci, anzi il fiume Laveggio, benché bistrattato a livello ambientale-morfologico, mantiene popolazioni di trota di tutto rispetto, anche in confronto ad altri fiumi del cantone. Quindi, pur essendo presente la malattia, possiamo dire che il suo ordine di grandezza a livello di disastri che può causare, almeno nel nostro cantone è paragonabile agli altri problemi comuni alle trote dei fiumi”.

Una situazione che è dunque sotto controllo in Ticino. La malattia è presente da anni nel Laveggio, ma non si è spostata ad altri corsi d’acqua, grazie anche al divieto di trasferimento e di prelievo a scopo di riproduzione che è stato emanato tempestivamente.
                                

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