L’aumento dei premi di cassa malati è ininterrotto da una decina di anni. Manca un mese e mezzo alla comunicazione delle cifre per il 2026 e, sempre in autunno, i ticinesi saranno chiamati ad esprimersi su due iniziative volte ad abbassare i premi.
Nella cornice del Festival del film di Locarno, un simposio ha affrontato il tema, alla ricerca del giusto equilibrio fra una medicina di qualità a un costo sostenibile. A ritenere di aver trovato una soluzione è Swiss Medical Network, gruppo ospedaliero privato che offre un prodotto sanitario, il quale raggruppa sotto un solo tetto medici, ospedali e la cassa malati Visana.
Dino Cauzza, CEO di Swiss Medical Network, intervistato dal Quotidiano, ha parlato di Viva, prodotto per le prestazioni assicurative sanitarie di Visana, il quale “l’anno scorso aveva segnalato zero aumento nel Giura bernese”. Il CEO spera che questo possa mantenere “la promessa”, anche se ancora non si hanno “i dati sul conteggio preciso dei premi e come verranno approvati dall’Ufficio federale di sanità”.
Si parla di un progetto giovane, che per ora in Ticino conta solo 500 assicurati. Questo metodo non è ritenuto però abbastanza da parte della politica federale, la quale pensa che “un sistema di cure integrato è un modo per abbassare i costi”, ha dichiarato Barbara Gysi, presidente della Commissione della sicurezza sociale e della Sanità del Consiglio nazionale, ma “bisogna anche diminuire l’offerta e intervenire sui prezzi dei medicamenti”.
Matteo Quadranti, presidente della Commissione della sanità ticinese, ha riferito che “la maggiore offerta crea o potrebbe creare maggior consumo”, poiché “tutti gli attori sul territorio cercano di portare a casa quel che serve per mantenere in piedi le strutture”. Sembrerebbe però “che il progetto pilota nel Canton Giura e quello appena avviato in Ticino, qualche risultato lo portino”, come anche “le casse malati uniche”. “Sono tutte idee che non hanno ancora fatto la prova del buon risultato che potrebbero portare”.
I ticinesi saranno chiamati a votare due iniziative sul tema il 28 settembre: una per limitare i premi di cassa malati al 10% del reddito disponibile (“Iniziativa per il 10%”) e l’altra per permettere la deducibilità dei premi di cassa malati dal reddito imponibile (“Basta spennare il cittadino, cassa malati deducibile integralmente!”).