Il sindacato OCST, la sezione ticinese dell'Associazione svizzera trasportatori stradali (ASTAG) e Les Routiers Suisses del Ticino e Moesano hanno annunciato giovedì di aver sottoscritto un nuovo contratto collettivo di lavoro per il settore degli autostrasporti, sia di persone che di cose, con l'esclusione di taxisti e noleggi con conducente.
L'accordo è entrato in vigore il 1° gennaio e al momento vale solo per le aziende iscritte all'ASTAG, ma la procedura per renderlo di obbligatorietà generale è in fase avanzata e potrebbe concludersi già in primavera, secondo Giovanni Scolari dell'OCST. Il quorum di datori di lavoro (oltre 200 nel cantone) e dipendenti (più di 1'300) sarebbe già stato raggiunto e la documentazione mandata all'attenzione della SECO a Berna.
Il settore è oggi caratterizzato da condizioni di impiego poco favorevoli e paghe basse. La Commissione tripartita aveva rilevato l'esistenza di un forte dumping. Quello nuovo, che a differenza del precedente porta la firma di un'associazione di categoria, non regola unicamente i salari minimi, che variano a dipendenza delle categorie professionali, molto diversificate, e sono "ben al di sopra dei minimi di cui si sta discutendo a livello cantonale". L'intesa permette anche di perseguire obiettivi nell'ambito della formazione professionale e per il potenziamento del ramo, garantendo una sana concorrenza.
CSI/pon