La procura – si è appreso lunedì – ha disposto l’arresto dell’ex direttore della succursale di Lugano della banca francese Société Générale, chiusa alcuni anni fa. Le ipotesi a suo carico sono quelle di truffa, appropriazione indebita, amministrazione infedele aggravata e falsità in documenti.
Le malversazioni, compiute sull’arco di un decennio, hanno portato a un buco di circa un milione e mezzo di franchi. Fondi che il 60enne ticinese ha sottratto dai conti di due famiglie italiane, sui quali aveva il diritto di firma e che erano stati aperti a Panama, a nome di società offshore.
Il denaro è stato utilizzato sia a scopi personali, sia per coprire perdite accumulate con investimenti. Dopo le reticenze iniziali l’uomo, difeso da Maria Galliani, ha ammesso le sue responsabilità.
Impossibile recuperare i soldi, di cui è sparita ogni traccia. Le vittime del raggiro, rappresentate da Paolo Bernasconi, cercheranno ora di rifarsi sulla banca. L’inchiesta, scattata nelle scorse settimane, è già a buon punto. Al momento non figurano altri indagati.
Ex direttore di banca indagato
Il Quotidiano 16.09.2019, 21:00