La fiera di San Martino a Mendrisio, in corso da venerdì fino a martedì, è tornata quest’anno in una veste aggiornata e con un buon afflusso di persone. Tra le novità di questa edizione ci sono state la parata delle zucche e un ampliamento degli spazi, con il mercato spostato in una nuova area.
“Abbiamo approfittato quest’anno della dismissione di alcune zone di protezione delle acque per poter allargare l’assetto di San Martino”, spiega ai microfoni del Quotidiano Paolo Danielli, capo del Dicastero cultura, eventi e sport della Città . “Abbiamo allargato gli spazi, riorganizzati, ma soprattutto li abbiamo resi più fruibili”.
Sullo spostamento del mercato, alcuni commercianti si sono detti soddisfatti, altri meno. “C’è gente, però si lavorava di più quando eravamo ai capannoni”, afferma una di loro. “Devo ricredermi - indica un’altra commerciante -. Lo spazio è ampio, le bancarelle non sono affollate e la gente può fermarsi, guardare, chiacchierare e comprare”.
Più spazio per la chiesa
Parte importante della fiera è anche la chiesa di San Martino. Lo scorso anno c’erano state delle lamentele perché troppe strutture si erano addossate alla chiesetta. In questa edizione, invece, è stata creata una zona libera attorno ad essa. “È una chiesa che ha un grande valore, ma che purtroppo rimane chiusa per gran parte dell’anno”, sottolinea Endrio Ruggiero, capo dell’Ufficio dei beni culturali del Canton Ticino. La struttura viene aperta durante la fiera, giorni nei quali all’interno della chiesetta vengono esposte anche delle opere.






