Ticino e Grigioni

Caccia, “l’obiettivo è aumentare il prelievo di cervi”

Il Consiglio di Stato ticinese ha stabilito il regime venatorio valido per la stagione 2025 - La caccia alta avrà luogo dal 6 al 20 settembre e dal 24 al 28 settembre

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Notiziario 08.07.2025, 15:00

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Di: RSI Info 

Il Consiglio di Stato ticinese ha pubblicato martedì il nuovo regolamento venatorio valido per la stagione 2025. La caccia alta avrà luogo dal 6 al 20 settembre e dal 24 al 28 settembre 2025.

“La novità sostanziale è quella di cercare di aumentare il prelievo dei cervi anticipando di due giorni l’apertura delle catture di femmine e piccoli”, spiega alla RSI Andrea Stampanoni, collaboratore scientifico dell’Ufficio caccia e pesca del Dipartimento del Territorio. “Abbiamo tolto il limite numerico per le femmine non allattanti ed i cerbiatti e aggiunto una maschio adulto”, prosegue. “Per migliorare qualitativamente le catture abbiamo invece protetto il maschio coronato riproduttore”, aggiunge.

Per quanto riguarda il camoscio – si legge nel comunicato stampa – sono “confermate le modalità di prelievo basate su un contingentamento delle catture, allo scopo di tutelare e incrementare a medio termine le popolazioni di questo ungulato”. Il piano di abbattimento prevede un massimo di 350 maschi adulti (>2,5 anni), 350 femmine adulte (>2,5 anni) e 100 anzelli (giovani di 1,5 anni). Per migliorare il rapporto tra i sessi nei prelievi, la cattura diretta di maschi adulti è consentita a ciascun cacciatore solo ogni due anni. Ogni cacciatore può abbattere fino a tre capi, di cui non più di due adulti, seguendo precise regole che mirano a garantire un equilibrio demografico e sanitario nella popolazione di camosci.

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Il piano di abbattimento prevede un massimo di 800 camosci

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Pure la caccia al capriolo sarà regolata da un sistema di contingentamento, con un massimo di 200 maschi e 200 femmine adulti (di età superiore a 1,5 anni) autorizzati all’abbattimento. Tenendo conto delle differenze nella distribuzione dei caprioli nei vari comparti cantonali potrà essere introdotto un secondo giorno di cattura diretta al maschio, anche solo a livello regionale. La principale novità di quest’anno riguarda la chiusura temporanea dei distretti di Leventina e Blenio, dove i conteggi recenti hanno evidenziato un calo significativo della popolazione. Per questo motivo, in questi due distretti la caccia al capriolo sarà sospesa per tre anni (2025, 2026 e 2027), con l’obiettivo di favorire il ripopolamento e ristabilire condizioni che permettano un prelievo venatorio sostenibile in futuro.

“Per i cinghiali invece non cambia nulla: bisognerà prenderne il più possibile”, conclude Stampanoni.

Durante la caccia alta è vietato cacciare al di sotto dei 400 metri di quota in determinate fasce orarie, per favorire la fruizione degli spazi naturali da parte della popolazione. Tra le altre novità: obbligo di presentazione del capo in caso di autodenuncia, divieto d’uso dei droni a scopo venatorio e nuove modalità per ottenere le autorizzazioni alla caccia tardo autunnale e invernale. Ulteriori dettagli e aggiornamenti sono disponibili direttamente sul sito ufficiale dell’Ufficio della caccia e della pesca.

Per quanto concerne la caccia bassa sono state decise alcune modifiche che riducono la pressione sulle specie più sensibili quali il fagiano di monte e la lepre variabile.

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