Due agenti della polizia cantonale accusati di favoreggiamento compaiono oggi, mercoledì, in Pretura penale a Bellinzona. Il caso è quello dell’incidente stradale che - nel novembre del 2023 - ha coinvolto in autostrada a Stalvedro il consigliere di Stato Norman Gobbi.
I due imputati sono accusati di favoreggiamento per non aver sottoposto - o meglio, per aver sottoposto in modo scorretto, o tardivo - il consigliere di Stato a un test alcolemico dopo che il politico era rimasto coinvolto in un incidente sulla A2 ad Airolo.
Era il 14 novembre di due anni fa, di sera tardi, quando avviene un tamponamento tra l’auto di Gobbi e un veicolo targato Germania. Nulla di grave. Gobbi - responsabile del Dipartimento delle Istituzioni e dunque politicamente a capo della Polizia - chiama il 117, la polizia, che arriva con una pattuglia che lo sottopone a un primo test dell’alcolemia. Risulta positivo, ma sull’etilometro compare anche una scritta: “Apparecchio non calibrato”. Gli agenti decidono allora di chiamare il loro superiori, che decidono di inviare sul luogo dell’incidente un’altra pattuglia con un nuovo test - probatorio - a cui Gobbi si sottopone e a cui risulta negativo.
Ma secondo il procuratore generale Andrea Pagani quel test non bastava: visto il lungo tempo trascorso (oltre due ore), andava eseguito un test del sangue.
A processo ci sono un sottufficiale e un capogruppo intervenuti quella notte. Sono difesi dagli avvocati Roy Bay e Maria Galliani.
Il processo ha anche una valenza poltica visto che l’incidente che ha coinvolto il consigliere di Stato Norman Gobbi - e le accuse mosse agli agenti - sono state al centro di svariati atti parlamentari.
Vicenda che aveva anche portato in un primo momento Norman Gobbi ad autosospendersi dalla conduzione politica della polizia. Conduzione politica che poi - a seguito dell’arrocchino dei dipartimenti - è passata al collega Claudio Zali fino a fine legislatura.