Ticino e Grigioni

Chiasso, "affetto da turbe psichiche"

La perizia sull’aggressore di via Chiesa, accusato di tentato omicidio, ha ravvisato una scemata imputabilità di grado medio

  • 23.01.2014, 19:30
  • 06.06.2023, 13:04

Potrebbe ottenere il dimezzamento della pena il 36enne italiano che il 7 novembre scorso, a Chiasso, tentò di uccidere i genitori dell’ex-compagna con il manubrio di un monopattino. La perizia psichiatrica disposta dalla procura ha ravvisato infatti, a suo favore, una scemata imputabilità di grado medio. Il rapporto del dottor Dario Mari, giunto martedì alle parti, parla d’importanti turbe. Problemi che sarebbero stati presenti anche al momento dell’aggressione, condizionando appunto l’agire dell’uomo.

La sua furia fu scatenata da un battibecco, legato a tensioni famigliari che si trascinavano da tempo. Il 36enne (difeso dall’avvocato Massimiliano Parli) era arrivato in Ticino qualche giorno prima; a suo dire, per riallacciare i rapporti con l’ex-amica. Una relazione che i genitori di lei non vedevano di buon occhio. Ad avere la peggio fu la madre. La 70enne se la cavò, riportando però gravissime lesioni.

Francesco Lepori

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