Ticino e Grigioni

Dal Vaticano a Lugano

Una delegazione di ex guardie svizzere ha tenuto per la prima volta la propria assemblea generale in Ticino - Per l’arruolamento delle donne non è ancora tempo

  • Ieri, 21:25
03:22

Sfilano le ex guardie del Papa

Il Quotidiano 22.06.2025, 19:00

Di: Il Quotidiano/DC 

Un secolo dopo la nascita dell’associazione che riunisce chi nel curriculum può fregiarsi di aver servito il Papa, le ex guardie svizzere si sono riunite per la prima volta in Ticino in assemblea. All’ordine del giorno, le sfide odierne e lo stimolo di nuove vocazioni. L’associazione punta a promuovere la professione facendosi conoscere con eventi come quelli organizzati nella tre giorni a Lugano: la sfilata per le vie della città ha attirato la curiosità di chi, per un attimo, si sarà sentito a Roma.

Guardia per sempre

“Guardia svizzera lo si rimane nel proprio cuore per tutta la vita. E il nostro giuramento va avanti anche dopo, quando si ritorna a casa”, dichiara con fierezza ai microfoni de Il Quotidiano Sylvain Queboz, presidente nazionale Associazione ex Guardie Svizzere. Non per tutti si tratta di un sogno cullato fin dall’infanzia, confida Graziano Rossi, presidente della sezione Svizzera italiana dell’Associazione ex Guardie Svizzere: “io mi sono innamorato di Roma all’età di 15 anni, quando ho fatto un primo viaggio con la scuola. L’idea di ritornarci, di conoscere la Chiesa dal suo “cuore pulsante” è stata poi la motivazione più grande che mi ha portato a fare quattro anni di servizio attivo. Adesso, da quasi 30 anni, sono in servizio da ex”.

Per la prima volta in Ticino

“Perché riunirci a Lugano solo dopo 100 anni di storia? Semplicemente perché la sezione della Svizzera italiana fu fondata dopo”, spiega Sylvain Queboz: fino a 80 anni fa chi era di lingua italiana non poteva fare la guardia pontificia ”per non essere troppo coinvolto nei segreti dei “sacri Palazzi”. Però oggi la filosofia del Vaticano è cambiata e quindi abbiamo anche una bella rappresentanza di guardie ticinesi: in servizio a Roma, attualmente, sono dodici”.

Si apriranno le porte anche alle donne?

Con Papa Francesco l’esercito più antico del mondo è cresciuto e ora conta 135 guardie svizzere. Per giurare fedeltà al Papa è necessario aver fatto la scuola reclute e poi si firma per almeno due anni. Per sopperire a eventuali carenze di nuove forze, si è pensato anche di allargare il servizio alle donne. Ma Sylvain Queboz smorza gli entusiasmi: “È un’ipotesi che si fa soprattutto in Svizzera. La decisione, però, non dipende dalla Guardia svizzera Pontificia, ma dal Papa. La nostra presenza dipende da 500 anni dalla volontà del Papa”.

Al servizio di un nuovo Papa

“Con Papa Francesco avevo un rapporto più personale e adesso con Leone il rapporto è più protocollare. Diciamo che anche lui deve abituarsi a questo ambiente”, racconta Samuel Lamon, vice caporale Guardia svizzera. Da 5 anni è in servizio al Vaticano. E ha deciso di rimanere ancora. “Finché mi piace”, confida.





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