La corsa sfrenata dell'Audi gialla con targa ticinese si è fermata la notte scorsa, ma la vicenda è tutt'altro che conclusa visto che i tre malviventi sono tutt'ora in fuga, ma ora sono a bordo di un'altra macchina, che nessuno conosce. E sono dunque ben consci d'avere ancora un vantaggio nella partita a scacchi con carabinieri e polizia.
Significativo è il fatto che poche ore dopo il ritrovamento della carcassa dell'auto il Procuratore della repubblica di Treviso, Michele Dalla Costa, abbia commentato con durezza "l'eccessivo clamore mediatico" dato alle gesta della banda dell'Audi.
Per Dalla Costa, con l'auto carbonizzata le possibilità di fermare i tre malviventi "si sono ridotte al minimo". "Sarà difficile - ha aggiunto - trovare qualche reperto utile, e purtroppo, se fino a ieri avevamo qualche aggancio per individuare gli occupanti, oggi non c'è più neppure questo".
Intanto si intensifica il lavoro degli investigatori su ogni frame di filmato nel quale l'Audi gialla è stata ripresa durante le scorribande sulle autostrade del Nordest. Dei tre banditi finora ne è stato identificato solo uno.
ats/joe.p.