Condannata per assassinio in Ticino e libera in Serbia perché il paese non esegue le condanne di altri paesi pronunciate in contumacia. Stiamo parlando della 52enne mandante del delitto di Daro, che avrebbe dovuto scontare la pena nel paese balcanico.
Il caso ha visto attivarsi le autorità di Berna, che hanno emesso un ordine di ricerca internazionale nei confronti della donna. Se questa dovesse uscire dai confini serbi rischierebbe quindi l'arresto e l'estradizione.
Nel paese non dovrebbe però correre rischi: la Serbia, come la Svizzera, in liinea di principio non estrada i propri cittadini.
CSI/sf
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