La donna condannata 3 anni fa all’ergastolo in Ticino per essere stata la mandante dell’assassinio del marito 46enne a Bellinzona-Daro continua a essere libera nel suo paese, la Serbia. Lo scrive giovedi il Corriere del Ticino. Il paese balcanico non prevede infatti l’applicazione di una pena pronunciata in contumacia all’estero anche se per fatti gravissimi.
In Svizzera si sta valutando, scrive il CdT, se far scattare un mandato di ricerca internazionale. Fintanto che resterà in patria la donna non può essere arrestata.
Breve riassunto dei fatti
Il bellinzonese era stato ucciso in circostanze efferate (con coltello e accetta) il primo luglio 2011 dal figlio minorenne della serba, che venne per questo condannato a 4 anni dal Tribunale dei minorenni. La madre al primo processo alle criminali venne assolta nel 2012. In appello nel 2013 la sentenza venne ribaltata con sentenza di reclusione all’ergastolo. La donna era nel frattempo rientrata in patria. Dopo il ricorso del difensore, il TF confermò l’appello. La 52enne risulta ancora vedova, avendo ignorato la richiesta dei parenti di lui di annullamento del matrimonio.
RedMM/mas