Il gestore della società Plan-B Kitchen, attiva nei Grigioni nel settore della ristorazione, ha licenziato quattro collaboratori. Per il sindacato UNIA, si tratta di un atto di vendetta contro le proteste di una settimana fa a St. Moritz (GR). Il titolare respinge fortemente le accuse e pretende dal sindacato il ritiro di quella che definisce una campagna diffamatoria.
Mercoledì mattina UNIA ha organizzato una seconda azione a Coira. Cinque collaboratori ed ex impiegati hanno protestato con fischietti e cartelloni davanti a uno dei locali del gruppo, situato nella città vecchia. In totale, la società di catering e consegne a domicilio con un ristorante a St. Moritz e tre nel capoluogo retico, conta 30 lavoratori.
Secondo il sindacato gli impiegati sono stati licenziati per aver sostenuto la protesta contro le irregolarità sul posto di lavoro della scorsa settimana. Le attività sindacali sono però tutelate dal codice delle obbligazioni, ricorda UNIA. “Non mi sarei mai aspettata così tanta sfrontatezza da parte del gestore”, ha dichiarato Danijela Dragicevic, direttrice di UNIA Svizzera orientale-Grigioni, a Keystone-ATS.
Il titolare della Plan-B Kitchen, Roberto Giovanoli, ha confermato il licenziamento di quattro persone. “Il contratto di due di queste scadeva alla fine di questo mese”, ha precisato. Una misura - ha affermato - non dovuta alle attività sindacali, come ritenuto da UNIA, bensì a una grave violazione dell’obbligo di fedeltà da parte dei dipendenti.
GastroGrigioni: “Noi non siamo coinvolti”
UNIA chiede ora il ritiro immediato dei licenziamenti, pretende che Plan-B Kitchen riveda le condizioni di lavoro, paghi gli stipendi arretrati e rimborsi tutte le detrazioni salariali arbitrarie. Giovanoli da parte sua dice di essere pronto a ritirare i licenziamenti, se UNIA ritira la sua “campagna diffamatoria” e si impegna a cercare delle soluzioni.
Il sindacato tira in ballo anche GastroGrigioni, l’associazione di categoria che conta 1’000 membri. “GastroGrigioni deve agire e assumersi le proprie responsabilità”, ha chiesto il sindacato.
Il presidente, Franz Sepp Caluori, ha ribadito a Keystone-ATS di non conoscere i fatti. “Noi non siamo coinvolti in questa controversia fra datore di lavoro e dipendenti”, ha detto, aggiungendo che il danno d’immagine per l’associazione non è così grave come viene dipinto.
Nelle prossime settimane il comitato di GastroGrigioni, di cui Giovanoli fa parte dall’anno scorso, si troverà per discutere la faccenda. “Solo se verranno provate delle infrazioni dal punto di vista penale, allora l’associazione agirà”, ha concluso Caluori.
Grigioni Sera del 16.07.2025 - Il servizio di Patrick Colombo
RSI New Articles 16.07.2025, 19:19
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