Il Ticino non ottiene misure supplementari per lottare contro il dumping salariale: dopo il Nazionale, anche il Consiglio degli Stati ha bocciato oggi, mercoledì, l'iniziativa ticinese volta a offrire una maggiore protezione ai lavoratori. A favore del testo hanno votato 12 "senatori" della sinistra, contro 23 esponenti del campo borghese.
Quello ticinese era un tentativo di applicare l'iniziativa "Prima i nostri", accettata dal 58% della popolazione, attraverso il diritto federale. Si voleva ancorare nel codice delle obbligazioni una disposizione che rendesse abusivo un licenziamento allo scopo di assumere un dipendente meno caro o l'allontanamento di un dipendente che rifiuta una diminuzione significativa della sua busta paga.
È un problema particolarmente sentito in Ticino ma non esclusivamente cantonale, ha argomentato invano Marina Carobbio-Guscetti, mentre per il relatore commissionale Philippe Bauer deve essere il Cantone a risolverlo.
RG 12.30 del 01.06.2021 - Il servizio di Gian Paolo Driussi
RSI Info 01.06.2021, 12:42
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