Ticino e Grigioni

Ex funzionario DSS, no alla CPI

Il Gran Consiglio ha bocciato per un solo voto l’istituzione della Commissione parlamentare d’inchiesta sulla vicenda di coazione sessuale

  • 24 settembre 2020, 18:56
  • 10 giugno 2023, 04:58
Via libera alla CPI per i fatti di inizio Duemila al DSS

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  • Archivio TI-press
Di: dielle

Il Gran Consiglio ha bocciato di un soffio giovedì pomeriggio l’istituzione di una Commissione parlamentare d’inchiesta (CPI) sul caso che riguarda l’ex funzionario del Dipartimento Sanità e Socialità condannato un anno e mezzo fa per coazione sessuale. Il plenum ha detto no con 38 voti contrari, 37 favorevoli, 8 astenuti e 6 voti non espressi.

Ad opporsi all’istituzione della commissione d’inchiesta è stato in particolare il PLR, che già non aveva firmato il rapporto commissionale. Natalia Ferrara ha in particolare sottolineato come in un caso simile non serve a nulla “un giustizialismo che rischia di essere sommario, lasciamo che i processi restino nelle aule di tribunale”.

Tutti gli altri partiti avevano approvato il rapporto di maggioranza, ma, dopo il dibattito, sono stati diversi i deputati, in particolare di PS e Verdi ma non solo, che hanno dichiarato di avere cambiato idea proprio per il tono delle discussioni che non dava le giuste garanzie per affrontare un tema così sensibile.

Luce verde alla CPI

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