Ticino e Grigioni

Grossa frana in Engadina senza gravi conseguenze

Il materiale è sceso in zona Piz Scerscen, in Val Roseg, ma sembra che non ci siano stati feriti e non risultano dispersi

  • 15 aprile, 13:28
  • 15 aprile, 19:18
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Il volume della frana è stimato in oltre un milione di metri cubi, pari a quella di Bondo del 2017

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Di: dielle/ATS

Una grossa frana è scesa ieri (domenica) nel massiccio del Bernina, in Engadina, ma apparentemente senza gravi conseguenze. Sembra infatti che non ci siano stati feriti.

Lo scoscendimento si è verificato sotto il Piz Scerscen intorno alle 7, ha dichiarato a Keystone-ATS il sindaco di Samedan Gian Peter Niggli, confermando informazioni pubblicate da vari media. Il volume della frana è stimato in oltre un milione di metri cubi, pari a quella di Bondo del 2017. La roccia è ammassata su una lunghezza di oltre cinque chilometri nell’alta Val Roseg, sul ghiacciaio del Vadret da Tschierva.

“Da voli di ricerca non sono emerse persone sepolte”, ha affermato Anita Senti, portavoce della polizia cantonale grigionese. Inoltre, non sono stati segnalati dispersi. Alcuni escursionisti che hanno trascorso la notte nel locale invernale della capanna Tschierva del Club Alpino Svizzero (CAS), che è chiusa, sono al sicuro. “Possiamo presumere che nessuno si trovasse nella zona a quell’ora”, ha dichiarato il sindaco di Samedan.

Nella zona, secondo quanto dichiarato dalla sezione Bernina del Club alpino svizzero (CAS), si era già verificata una frana lo scorso ottobre e precedentemente tra gennaio e febbraio 2023 delle cadute di massi dal vicino Piz Umur avevano già fatto scattare la chiusura della via d’accesso alla popolare cresta Eselgrat dalla capanna Tschierva sottostante.

La nuova frana ha colpito anche le via d’accesso alla capanna Coaz lungo il lago Vadret e quella alla capanna Tschierva dalla Val Roseg. Sono interessati anche tutti gli itinerari che passano per il Vadret da Tschierva (Piz Roseg, Piz Scerscen e Piz Aguagliouls).

Le autorità sconsigliano qualsiasi viaggio nella Val Roseg e nell’area interessata dalla frana. Il comune di Samedan sta analizzando la situazione in collaborazione con l’Ufficio cantonale delle foreste e dei pericoli naturali e adotterà le misure necessarie, ha spiegato ancora Niggli. Verrà esaminato anche il rischio di formazione di un lago nella valle a causa della frana.

Grigioni Sera dell’11.04.2024 Inchiesta sulla frana del Cengalo

RSI Info 11.04.2024, 21:37

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