Gucci, alla LGL "tutto regolare"

Alla Luxury Goods Logistic (LGL), società che gestisce i magazzini di Gucci in Ticino, non sono emerse irregolarità in ambito contrattuale e del rispetto delle disposizioni di legge, dopo i controlli della commissione paritetica del contratto collettivo per gli impiegati di commercio e d’ufficio nell’economia ticinese.

I controlli erano scattati in seguito alle critiche e alle testimonianze presentate dalla trasmissione Modem di Rete Uno e da RSINews lo scorso 28 febbraio, stando alle quali nell'azienda c'erano condizioni "inaccettabili". Oltre ai ritmi di lavoro frenetici e sotto videosorveglianza, si parlava anche di temperature gelide nei magazzini, di impossibilità di bere o di usare i servizi igienici durante i turni, nonché di orari e luoghi di lavoro comunicati di giorno in giorno via WhatsApp. Una pratica, quest'ultima, in contrasto sia con l'ordinanza della legge sul lavoro, sia con gli accordi sottoscritti nel contratto collettivo di Ticinomoda.

Secondo la commissione dai controlli non sono però “emerse irregolarità per rapporto all’applicazione delle disposizioni contrattuali e al rispetto e al rispetto delle disposizioni legali”, disposizioni che risultano quindi rispettate. È quanto comunicato dalla stessa commissione alla LGL dopo aver preso visione del rapporto svolto da un apposito gruppo di lavoro sulle verifiche fatte.