Si è aperto oggi (martedì) di fronte alla Corte delle Assise criminali di Lugano il processo per il delitto avvenuto alla pensione La Santa di Viganello il 17 dicembre di due anni fa, per il quale un 35enne austriaco è accusato di aver picchiato a morte il 35enne Matteo Cantoreggi. Una morte che aveva fatto scorrere fiumi d’inchiostro anche per le condizioni della pensione dove alloggiavano vittima e presunto assassino.
Durante la prima fase del processo l'imputato ha fornito in aula la propria versione dei fatti. La reazione violenta di quella notte – secondo lui – è stata scatenata da una serie di provocazioni che gli avrebbe portato la vittima. Una serie di calci e di botte che l’hanno fatto reagire. Ha negato fortemente di aver premeditato il pestaggio.
Non era la prima volta che litigavano, in una settimana erano venuti alle mani tre volte, solo alcuni giorni prima era intervenuta la polizia per separararli. L’uomo non è stato in grado di spiegare davvero il perché di quei litigi. "Non mi è mai successo – ha detto – con me si può parlare di tutto". Sullo sfondo c’è un forte abuso di alcool e medicamenti.
La Corte, presieduta dal giudice Amos Pagnamenta sta cercando di chiarire la posizione dell’imputato nei momenti che hanno seguito il pestaggio. L’austriaco è accusato – oltre che di assassinio - anche di omissione di soccorso, perché un intervento tempestivo avrebbe forse potuto salvare la vita di Matteo Cantoreggi.
Nei fatti sarebbe stato coinvolto anche un altro uomo, un 43enne del Mendrisiotto che morì pochi mesi dopo il delitto.
Il dibattimento penale dovrebbe concludersi domani.

Processo La Santa al via
Telegiornale 18.05.2021, 14:30