Il 1° agosto dei partiti

I partiti ticinesi si sono dati appuntamento in diverse località del cantone per la ricorrenza della Festa nazionale, sottolineando negli interventi politici auspici, volontà e programmi per il futuro.

Per il PLRT questa festa rappresenta un avvenimento storico: era dai tempi di Nello Celio, ormai da quasi mezzo secolo, che un consigliere federale ticinese liberale radicale non partecipava ai festeggiamenti del natale della patria. Ad accogliere Ignazio Cassis sulla piazza d'armi del Monte Ceneri c'erano oggi quasi 500 persone. Proprio Cassis si è detto felice di capire e sentire di "rappresentare qualcosa che va oltre la funzione governativa". Il presidente del PLR Bixio Caprara ha invitato tutti a riflettere sui valori che hanno fatto grande il paese. "Bisogna essere attenti agli equilibri tra un'economia libera di esprimersi al meglio, senza vincoli eccessivi. Ma bisogna prestare anche attenzione d'altra parte, ha detto, alla coesione, al rispetto delle regole, all'etica del lavoro, alla formazione a tutti questi valori positivi.

L'UDC ticinese si è data invece appuntamento a Riazzino, dove si sono radunate circa 150 persone. Al centro dei discorsi il patriottismo e la difesa degli interessi nazionali, con particolare riferimento – come evidenziato dal presidente della sezione cantonale democentrista Piero Marchesi - all'iniziativa dell'UDC svizzera "Contro i giudici stranieri”. “Se non dovesse passare la nostra iniziativa – ha riferito Marchesi – l’UDC darà per scontato che il diritto internazionale sarà superiore alla Costituzione svizzera e questa è una cosa molto pericolosa. Cosa che in 727 anni di storia gli svizzeri hanno e sempre combattuto e speriamo vogliano farlo ancora”. A livello cantonale, invece, i democentristi hanno difeso il referendum contro il progetto del DECS "La scuola che verrà".

La Lega dei Ticinesi si è riunita a Prato Sornico, in Vallemaggia. Circa 400 persone hanno presenziato alla pista di ghiaccio, dove è stato offerto il pranzo dopo i discorsi ufficiali durante i quali non sono state risparmiate stoccate ad altri partiti. E' la prima volta che la Lega dei Ticinesi organizza uno dei suoi eventi in Vallemaggia, come ha ricordato Omar Balli, municipale leghista nel comune di Terre di Pedemonte. "Una zona periferica -ha sottolineato il consigliere di Stato Norman Gobbi - dove le finanze non sono sempre rosee e vanno quindi impiegate bene". Da qui l'aggancio a quello spirito leghista che - ha detto Gobbi - si ritrova in Austria, Italia e Germania, dove sono state adottate politiche più restrittive in tema d'immigrazione. Claudio Zali lancia poi una frecciata ad Ignazio Cassis. "Oggi - ha detto - lo stato della nostra politica estera non è stato resettato da nessuno e nessuno pensa di resettarlo. Toccherà farlo al popolo, votando la nostra uscita dagli accordi bilaterali".

Deputati socialisti, sindacalisti, in compagnia del sindaco di Chiasso Bruno Arrigoni, hanno dato vita ad un "Primo Agosto alternativo", così lo hanno definito gli organizzatori - il collettivo Stop all'ignoranza - che hanno pure ribadito che la festa non è legata ad un partito. L'incontro, nelle intenzioni dei promotori, voleva mostrare una Svizzera solidale e aperta, riaffermare i valori quali l'accoglienza e l'umanità. Tutto attraverso una giornata all'insegna di musica, cibo etnico e tornei di calcio. I pasti serviti sono stati 300 ci dicono gli organizzatori, ed il sindaco di Chiasso ha ribadito che la Città ospita una comunità multietnica "ed è così giusto sottolineare il 1 agosto in diverse forme".

CSI/sdr

CSI 18.00 del 1 Agosto 2018 - Il servizio di Renato Minoli