Il Canton Ticino ha assistito all’inaugurazione dei primi bus articolati elettrici della TPL SA, l’azienda Trasporti pubblici luganesi. I primi due veicoli, parte di una flotta di otto previsti in futuro, sono ora operativi sulla linea numero 5 Manno-Viganello, che connette la città di Lugano con sei comuni limitrofi.
Questa iniziativa rappresenta il culmine di una trasformazione avviata dieci anni fa, caratterizzata da studi approfonditi, test sul campo e un investimento complessivo superiore ai 9 milioni di franchi. La linea 5, che collega Lugano, Massagno, Savosa, Vezia, Cadempino, Lamone e Manno, è la prima tratta elettrificata della TPL. I due autobus hanno iniziato il loro servizio domenica dal capolinea di Manno, dove è situato uno dei due pantografi per la ricarica rapida delle batterie.
Roberto Ferroni, direttore di TPL, ha commentato l’importanza della scelta di questa linea per l’avvio del progetto. “È una linea che ha 117 metri di dislivello e una delle più lunghe con 16,4 km. Quindi - spiega a Seidisera - per noi l’importante era testare che l’elettrico funzionasse su questa linea impegnativa, perché questo apre la strada alle altre linee della TPL”.
Entro la primavera, altri sei autobus elettrici verranno introdotti sulla stessa linea, rendendola la prima interamente elettrificata nel Luganese. Filippo Lombardi, presidente della Commissione regionale dei Trasporti del Luganese, ha delineato ai microfoni della RSI i piani futuri. “La domanda di costruzione è stata inoltrata per le stazioni terminali e i pantografi di ricarica per la linea tre, che vorremmo elettrificare entro il 2028, per non dover ordinare altri bus diesel per una fase intermedia, e da lì andare avanti con tutte le altre linee. Tutta la flotta della TPL diventerà elettrica.”
Il progetto ha ricevuto il plauso di Claudio Zali, direttore del Dipartimento del Territorio. “Tutti si sono mossi ed è bello vedere arrivare al traguardo, quasi sul filo di lana, tutti con dei progetti validi che hanno ricevuto il nostro sostegno economico, che naturalmente è uno stimolo per fare di più”, ha dichiarato Zali.
Tutto ciò, risorse e politica permettendo. Non a caso oggi si è citato il tram treno che al vaglio del Parlamento rischia l’ennesima battuta d’arresto. Un progetto che Zali è determinato a difendere martedì di fronte alla Commissione della gestione sulla capacità di investire per la sostenibilità ambientale perché il trasporto pubblico - dice - rimane l’unica alternativa ragionevole a una mobilità individuale che soffoca.
SEIDISERA del 14.12.2025 Il servizio di Romina Lara
RSI Info 14.12.2025, 20:12
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