Emergono nuovi, importanti dettagli sul piano dei malviventi che venerdì mattina, nel Malcantone, si apprestavano a rapinare un portavalori. L’assalto – s’è appreso oggi, lunedì - era stato previsto a Caslano, mentre il furgone ritirava l’incasso di un supermercato. La banda avrebbe aspettato che il blindato si fermasse sul posteggio del centro, per poi aggredire gli agenti di sicurezza e sottrarre il contante. Così hanno dichiarato perlomeno i sei italiani, arrestati a Castelrotto grazie a un blitz delle forze speciali.
Gli elementi forniti dal gruppetto, che dovrà rimanere dietro le sbarre almeno per i prossimi tre mesi, sono ora al vaglio del procuratore capo Nicola Respini. Intanto si continua a indagare sul conto del probabile fiancheggiatore; la persona che in Ticino avrebbe garantito loro l’appoggio necessario, anche dopo il colpo. La tesi di un immediato ritorno in Italia, sostenuta dai sei, appare infatti improbabile.
Francesco Lepori




