Ticino e Grigioni

Il poliziotto col piede pesante in appello

È tornato in aula il caso dell'ufficiale grigionese, accusato di grave infrazione alle norme della circolazione stradale - Sentenza attesa per mercoledì

  • 16.08.2022, 22:37
  • 20.11.2024, 15:16
03:25

GrigioniSera del 16.08.2022 - Il servizio di Patrick Colombo

RSI Info 16.08.2022, 22:05

  • Tipress
Di: GrigioniSera-Colombo/Pa.St. 

Il caso del poliziotto col piede pesante è tornato in aula. Si è infatti aperto, martedì a Coira, il processo di appello nei confronti di William Kloter, l'ufficiale della polizia cantonale grigionese a capo della Regione Reno-Moesa accusato di grave infrazione alle norme della circolazione stradale.

I fatti risalgono al 27 febbraio del 2018. Partito da Coira alla volta di Giubiasco, quel giorno l'imputato era incappato in un controllo della velocità lungo la A13 in territorio di Soazza. Kloter stava circolando con un mezzo privato a una velocità di 126 chilometri orari su un tratto dove il limite è di 80. Inoltre, il conducente aveva fatto uso di luci blu e sirena.

In prima istanza, nel febbraio del 2021, l'ufficiale è stato condannato a una pena pecuniaria sospesa. Martedì la difesa ha chiesto l'assoluzione. Non vengono contestati i fatti, ma la contestualizzazione e la motivazione degli stessi. In aula è stato rimarcato che si trattava di un'urgenza, che all'epoca era evidente non soltanto a Kloter ma anche ai suoi superiori. Questi gli ordinarono di raggiungere Giubiasco per fornire assistenza a un collega della cantonale retica. L'accusato ha usato ogni possibile cautela per evitare di mettere in pericolo altre persone con la sua guida.

Per l'accusa - che stavolta ha rinunciato alla presenza in aula - la trasferta a Giubiasco non può invece essere considerata una corsa effettuata nel quadro di un servizio urgente.

La difesa punta all'assoluzione, nella consapevolezza che in Svizzera diversi poliziotti sono già finiti in un'aula di tribunale per infrazioni stradali commesse durante l'adempimento del servizio. Un fatto, questo, che risulta essere assai frustrante per chi opera al fronte nella convinzione di tutelare gli interessi della collettività, ha commentato il legale.

La decisione della Corte, presieduta dal giudice Alexander Moses, è attesa per mercoledì alle 16.30.

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