Domenica si sono commemorati a Piano di Peccia i primi 365 giorni passati dalle alluvioni che hanno colpito la Vallemaggia. Un periodo di tempo che segna una sorta di soglia psicologica, che separa quanto fatto finora da quanto ancora resta da fare.
Si chiude forse anche psicologicamente un capitolo dopo un anno, come ha riferito al Quotidiano della RSI il sindaco di Lavizzara, Gabrile Dazio, per aprirne aprirne un altro ossia quello della ricostruzione vera e propria fa portare avanti - dice - nel modo più celere possibile perchè le persone si aspettano risposte chiare.
Il tempo trascorso, come indicato da Luca Imperiali del gruppo Make Plain che quella sera tremenda era sul campo sportivo a suonare al torneo di calcio della Valle di Peccia, è stato utile a “metabolizzare e lavorare, per mettere nero su bianco delle parole, dei versi di una canzone che vuole chiaramente ricordare quanto successo”. Un brano dedicato “a tutte le persone che purtroppo un anno fa hanno subito delle conseguenze a causa del maltempo”.
“Mi ricordo che ha piovuto tantissimo - ha riferito una giovane - veramente tantissimo e questo creava un po’ di preoccupazione. Poi quando è saltata la luce e si è iniziato ad avere qualche notizia, ci siamo resi conto che stava succedendo qualcosa, qualcosa di grosso e poi abbiamo cercato di gestire la situazione come meglio si poteva”. La stessa giovane, nel giorno della commemorazione, sottolinea i sensi contrastanti di un giorno di festa come quello di domenica con quanto torna alla mente, con quanto è accaduto un anno fa. Qualcuno ammette di non essere più tornato in valle, altri quando il cielo promette più di una semplice pioggia non possono non provare un “forte senso di preoccupazione”.
È tempo di nuovi tornei di calcio, di feste sotto il capannone, di una ricostruzione che parte dall’anima, non solo da mattoni e asfalto.
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