A un anno dall’alluvione in Vallemaggia costata la vita a otto persone, oggi (domenica) è il tempo del ricordo. Le commemorazioni hanno preso il via nella mattinata con una messa, celebrata alle 10 a Piano di Peccia. Si sono poi spostate al campo sportivo Draione per i discorsi ufficiali e per il pranzo, proprio quello stesso campo sportivo dove un anno fa, mentre sopra l’alta valle si scatenava il finimondo, si trovavano centinaia di persone per una serata campestre dopo il tradizionale torneo di calcio.
Al Draione sono arrivate qualche centinaia di persone - come testimoniato da Camilla Luzzani, presente sul posto per il Radiogiornale – e diverse tra loro indossavano una maglietta con la scritta “Al Draione io c’ero”. Lo storico torneo verrà tra l’altro organizzato nuovamente il prossimo fine settimana, uno dei tanti segnali che testimoniano la voglia della valle di ripartire, nonostante un territorio che porta ancora parecchie ferite.
“I segni sono ancora tutti qui” ha infatti ricordato da parte sua il cappellano della polizia cantonale che ha celebrato la messa commemorativa: l’alluvione resterà indelebile tanto nel territorio quanto nelle menti di chi c’era. Le otto vittime sono state ricordate una a una e i loro nomi, è stato detto, sono scritti nel cielo.
Dopo il tempo della commozione, è arrivato quello dei discorsi ufficiali: hanno preso la parola prima la sindaca di Cevio Wanda Dadò e il sindaco di Lavizzara Gabriele Dazio, poi anche il consigliere di Stato Norman Gobbi.
In tanta tristezza, c’è però spazio anche per i festeggiamenti: si celebra infatti un ritorno alla normalità, senza però mai dimenticare che sarà comunque sempre una normalità trasformata.

Radiogiornale delle 12.30 del 29.06.2025 - La diretta di Camilla Luzzani e la testimonianza di Ivan Mattei, presente al Draione durante l’alluvione
RSI Info 29.06.2025, 13:56
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