Ticino e Grigioni

In appello per il rogo al White

Torna in aula, assieme al gerente della boutique, il commerciante luganese che aveva architettato il raggiro assicurativo - Il suo legale punta a una sostanziale riduzione della pena

  • 23.01.2024, 10:57
  • 23.01.2024, 21:13
02:37

Incendio al White, in aula per l'Appello

Il Quotidiano 23.01.2024, 19:00

  • RSI
Di: Chiara Nacaroglu 

È tornata in aula la vicenda dell’incendio appiccato nel febbraio 2021 nella boutique White di via Nassa per riscuotere circa 2,5 milioni di franchi dell’assicurazione. Si è aperto martedì mattina nella sede provvisoria della Corte di appello e revisione penale (CARP) a Giubiasco, il procedimento di secondo grado nei confronti di Bruno Balmelli e di un 37enne italiano, persona vicina al noto commerciante luganese. 

Nell’ottobre 2022, i due erano stati condannati in primo grado insieme ad altre 3 persone. Il giudice li aveva riconosciuti colpevoli di incendio intenzionale e tentata truffa. Quattro anni da espiare per Balmelli, titolare del White e considerato mente e mandante dell’intera operazione; due anni e 8 mesi parzialmente sospesi per il 37enne, che di fatto era gerente della boutique e aveva fatto da tramite fornendo aiuto logistico agli esecutori materiali del rogo. 

La difesa di Balmelli, oggi 74enne, chiede l’assoluzione dal reato di incendio intenzionale e la riduzione dell’importo della tentata truffa da 2,5 milioni a 200’000 franchi circa. Fin dall’inizio, il commerciante luganese ha ammesso di essere il mandante di quanto accaduto la notte del 12 febbraio 2021, negando però di sapere che il piano prevedesse di appiccare un incendio. Pensava piuttosto a un furto per riscuotere i soldi dell’assicurazione e andare avanti con il business, in un momento economico molto difficile a causa della pandemia di coronavirus. L’avvocato Ettore Item chiede perciò una sostanziale riduzione di pena e una condanna interamente sospesa. Una sostanziale riduzione della pena viene chiesta anche dall’avvocato del 37enne, Nicola Corti, che sostiene come il suo assistito abbia meno responsabilità di quanto deciso in primo grado. L’accusa è sostenuta dalla procuratrice pubblica Margherita Lanzillo. A decidere sarà ora la corte di Appello, presieduta dalla giudice Giovanna Roggero-Will.

05:40

Notiziario delle 11:00 del 23.01.2024

Notiziario 23.01.2024, 11:30

rsi_social_trademark_WA 1.png

Entra nel canale WhatsApp RSI Info

Iscriviti per non perdere le notizie e i nostri contributi più rilevanti

Correlati

Ti potrebbe interessare