Per gli inquirenti era un vero e proprio signore della truffa. Si presentava agli investitori come una persona estremamente facoltosa e, soprattutto, un partner affidabile. Merito delle sue capacità manipolatorie, condite da un castello di documentazione fasulla. Ai clienti il 47enne austriaco, difeso da Fabio Käppeli, proponeva affari nei più svariati ambiti: dall’acquisto di auto di lusso a quello di diversi velivoli; dagli investimenti nel settore petrolifero alle operazioni immobiliari in Spagna.
Millantando lauti guadagni li convinceva a consegnargli il denaro, senza poi rispettare gli accordi presi. Una quindicina – quasi tutti stranieri – i risparmiatori raggirati, per un totale che lascia a bocca aperta. Secondo il procuratore pubblico Nicola Borga, tra il luglio del 2022 e il giugno del 2024 il sedicente businessman avrebbe creato un danno effettivo di 22,9 milioni di franchi (uno dei quali nel frattempo rimborsato).
I fondi rastrellati sarebbero serviti a finanziare sia dei progetti nel mondo musicale, sia lo scintillante tenore di vita a cui era avvezzo. Con una parte dei soldi l’uomo – sostanzialmente reo confesso – avrebbe inoltre tappato alcuni dei buchi accumulati qua e là.
Il 47enne, arrestato nel luglio del 2024, si trova tuttora al penitenziario cantonale, dove in maggio ha cominciato a espiare anticipatamente la pena. Per lui si profila il processo. Nei giorni scorsi è stato infatti rinviato a giudizio. Alle Assise Criminali dovrà rispondere di ripetuta truffa qualificata, ripetuta appropriazione indebita e ripetuta falsità in documenti. Borga intende chiedere più di cinque anni di carcere.
Dal canto suo la difesa del faccendiere, già noto alla giustizia austriaca, punterà su vari elementi: la qualifica giuridica dei reati; la lieve scemata imputabilità ravvisata dalla perizia psichiatrica; il ruolo delle parti coinvolte. A cominciare da quello di un correo, ad oggi latitante.
Prima Ora 18.00 del 29.10.2025
Quotidiano 19.00 del 29.10.2025






