La sostanza spesa non conta

Il fatto che un disoccupato anziano abbia speso una buona parte della sua sostanza non è determinante per il diritto a ricevere le prestazioni transitorie. Lo dice il Tribunale federale (TF), che ha così respinto un ricorso della Cassa di compensazione del Canton Ticino.

Era il settembre del 2022, quando un assicurato residente in Ticino aveva presentato una domanda di prestazioni transitorie per disoccupati anziani. Una richiesta che era però stata respinta dalla Cassa cantonale di compensazione AVS/AI/IPG. Il motivo? Nei diciotto mesi precedenti, il richiedente aveva speso oltre 120’000 franchi della sua prestazione di libero passaggio.

Deducendo il fabbisogno del disoccupato, la Cassa aveva stimato che si trattava di una “rinuncia volontaria a parti di sostanza” per un importo di 71’000 franchi. E aveva quindi stimato che il patrimonio dell’assicurato superava il limite massimo di 50’000 franchi stabilito per avere diritto alle prestazioni transitorie.

Il Tribunale cantonale ticinese aveva allora accolto un ricorso del richiedente: secondo la legge federale sulle prestazioni transitorie per i disoccupati anziani, la “rinuncia a proventi e parti di sostanza” viene presa in conto solo dopo l’insorgere del diritto alle prestazioni.

Una decisione confermata dal TF, a cui si è in seguito rivolta la Cassa di compensazione sostenendo che esiste un problema di coordinamento tra le prestazioni transitorie per disoccupati anziani e le prestazioni complementari.

Nella sua sentenza, il TF sottolinea che nell’ambito della rinuncia a proventi e parti di sostanza va fatta un’eccezione: secondo la legge federale sulle prestazioni transitorie per i disoccupati anziani è determinante solo il tempo trascorso dall’insorgere del diritto alle prestazioni e non prevede la retroattività.