Il Gran Consiglio ticinese ha accolto lunedì dopo lunghe discussioni - con 53 voti favorevoli, 21 contrari ed 6 astenuti - la nuova legge sugli orari di apertura dei negozi. Favorevoli all'estensione delle aperture, fino alle 19.00 in settimana ed alle 18.30 il sabato, il PLR, l’UDC, la Lega dei Ticinesi ed il PPD. Si sono opposti il PS, i Verdi e l’MpS.
Il rapporto di maggioranza era accompagnato da un emendamento di Gianni Guidicelli (PPD) che, nonostante un parere giuridico negativo, ha chiesto di condizionare l'entrata in vigore della legge alla conclusione di un contratto collettivo nel settore; emendamento che è stato accolto con 42 sì, 41 no e 3 astenuti.
"Fa piacere, anche se ci abbiamo messo anni di tempo, lavoro ed impegno, che la via che era stata indicata da questo Governo sia confermata", ha dichiarato in aula la direttrice del Dipartimento finanze ed economia Laura Sadis.
I giochi sono comunque tutt’altro che fatti: il sindacato UNIA ha infatti confermato domenica di essere pronto a lanciare un referendum; ed il PS in aula ha indicato che sosterrà la raccolta delle firme.
joe.p.
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