Ticino e Grigioni

Venti mesi di carcere per 7 tonnellate d’oro contrabbandate

Il tribunale ha inflitto al 66enne anche una multa di 600’000 franchi e l’espulsione per 10 anni dalla Svizzera - Lingotti e gioielli varcavano il confine nascosti nei vani delle vetture

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Lingotti, ma anche gioielli nascosti nei vani dei veicoli
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Condannato il contrabbandiere di oro

Il Quotidiano 12.12.2025, 19:00

  • RSI
Di: Il Quotidiano-Francesco Lepori/Spi 

Lui si era dichiarato innocente: “si trattava di oro fino, non soggetto all’IVA, acquistato in Svizzera da clienti italiani”. Ma la Corte, presieduta dal giudice Amos Pagnamenta, non gli ha creduto, confermando venerdì i fatti contenuti nell’atto d’accusa. Tra il 2016 e il 2021 il 66enne comasco contrabbandò ben sette tonnellate di oro, del valore complessivo di 278 milioni di franchi, per quasi 22 milioni di tributi non pagati. Il tutto attraverso un sistema che Pagnamenta ha definito ampio, consolidato e collaudato.

C’erano gli spalloni, che trasportavano in Ticino lingotti, gioielli e monete nascondendoli nei ricettacoli delle vetture. E c’erano le tre società riconducibili all’imputato, che provvedevano poi a vendere il metallo prezioso. In Svizzera e nel Liechtenstein, alle fonderie o nel settore del commercio. Anche con l’ausilio di documentazione fittizia.

Sul piano giuridico, l’ipotesi di truffa è caduta. Ma questo nulla toglie alla colpa del 66enne, che è stata ritenuta molto grave: sia in ragione degli importi, sia per la durata di un agire delinquenziale, ha ricordato Pagnamenta, “spregiudicato e intenso”. L’uomo (su cui gravavano già dei precedenti analoghi oltreconfine) è stato condannato così a 20 mesi da espiare, a una multa di 600’000 franchi e all’espulsione dal Paese per un periodo di 10 anni.

Una pena quasi identica, dunque, a quella chiesta dall’accusa, che martedì aveva domandato due anni di carcere, l’espulsione dalla Svizzera per 10 anni, una pena pecuniaria di 180 aliquote giornaliere e una multa di 600’000 franchi. La difesa si era invece battuta per il proscioglimento. Ora le parti valuteranno se impugnare o no la sentenza.

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