Il processo a carico di un 78enne che avrebbe commesso ripetuti atti sessuali con la nipote acquisita di 11 anni è cominciato mercoledì a Lugano. Nell’atto di accusa, firmato dalla procuratrice pubblica Petra Canonica Alexakis, sono elencati diversi atti sessuali avvenuti tra il 2019 e il 2023, e un episodio specifico con un rapporto sessuale completo.
L’imputato in aula ne ha ammesso uno solo, avvenuto tra le mura domestiche, un atto di sesso orale fatto dall’imputato alla vittima. Le altre situazioni, che sono state raccontate dalla vittima in fase d’inchiesta e ripercorse in aula, sono state definite dall’imputato delle invenzioni e dei racconti fantasiosi della ragazzina.
L’imputato ha inoltre dichiarato che da anni soffre di calo del desiderio sessuale e di disfunzioni che gli impediscono rapporti sessuali completi. Una tesi questa che è stata più volte smentita dal giudice Amos Pagnamenta in base ai referti medici e alle dichiarazioni fatte nei verbali precedenti.
Il 78enne oggi in aula ha ammesso di aver sbagliato e che il percorso terapeutico che sta seguendo lo sta aiutando. Nel pomeriggio è prevista l’arringa dell’accusa. Prenderà poi la parola l’avvocata di parte civile.