Ticino e Grigioni

Pompieri si diventa, datore di lavoro permettendo

La Federazione ticinese punta sul dialogo con le imprese per rafforzare il volontariato, indispensabile per i picchetti: “Parlarsi per trovare una contropartita per entrambi”

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SEIDISERA del 07.08.25, il servizio di Pervin Kavakcioglu

RSI Info 07.09.2025, 18:26

  • Tipress
Di: SEIDISERA/Kavakcioglu/Spi 

Essere sempre pronti e autorizzati a lasciare il posto di lavoro. Tra le sfide che il settore pompieristico ticinese sta affrontando c’è anche la difficoltà a trovare volontari per i picchetti e l’attività in generale. Un problema in particolare per chi è impiegato nel settore privato, come ha spiegato ai microfoni di SEIDISERA il comandante del Centro soccorso cantonale pompieri del Mendrisiotto, Corrado Tettamanti: “È un fenomeno fortemente pronunciato. I militi che abbiamo a disposizione sono quelli legati ai Comuni e alle aziende industriali comunali. Chiaramente adesso la situazione sta un po’ peggiorando, perché il privato tende a non mettere più a disposizione militi. Questo necessita un aumento della professionalizzazione”.

La formazione di base 2025 per i volontari si sta concludendo e la Federazione mantello ha lanciato un appello a favore della nuova campagna di reclutamento. Va detto che il grande lavoro di comunicazione degli ultimi anni ha dato i suoi frutti, sono parecchi gli interessati a entrare in questo mondo.

Proprio il dialogo con i datori di lavoro è l’aspetto su cui la Federazione Pompieri Ticino intende lavorare in futuro. Il direttore della FPT, Nelson Ortelli, non fa però distinzione fra aziende pubbliche e private. “Noi cerchiamo in entrambi gli ambiti. Trattandosi di un volontariato chiaramente la condizione è che ci sia la disponibilità del datore di lavoro a lasciar partire la risorsa durante il giorno e, sebbene sia meno problematico, durante la notte. Con i tempi che corrono, non è facile. La Federazione ha l’intenzione di muoversi seguendo il Concetto Pompieri 2030, tra i cui principi si parla proprio di incentivare la collaborazione coi datori di lavoro. Qui si vuole innanzitutto cercare un dialogo per trovare magari una situazione in cui ci possa essere una contropartita da ambo le parti”.

Sul tema SEIDISERA ha interpellato anche l’AITI, l’Associazione Industrie ticinesi. Il direttore Stefano Modenini, per iscritto, ha rassicurato, dichiarando che nelle aziende ci sono persone che da anni fanno il pompiere, come volontari, in accordo con i datori di lavoro. Non si conoscono complicazioni, ma l’associazione non mancherà di osservare il fenomeno.

La necessità di aumentare il numero dei professionisti, evocata dal comandante del corpo pompieri del Mendrisiotto, non è in ogni caso un problema solo nel sud del Ticino. Corrado Tettamanti, attivo anche nella Federazione, ha confermato che questa situazione concerne tutte e cinque le regioni pompieri, anche se in modo più o meno marcato. Nel Mendrisiotto, intanto si sta valutando di assumere 2 o 3 pompieri professionisti in più.

Ma c’è pure la formazione che diventa sempre più importante anche per far fronte a situazioni di intervento legate al cambiamento climatico, ma anche all’evoluzione della tecnologia applicata a edifici o vetture.

L’iter della nuova legge

Sembra, infine, in dirittura d’arrivo l’iter parlamentare della nuova Legge pompieri. La riforma dell’organizzazione pompieristica è partita un ventennio fa e il progetto ha passato due consultazioni, è stato analizzato da vari gruppi di lavoro finché nell’aprile del 2019 il Governo ha sottoposto al Parlamento la proposta di legge aggiornata.

Da allora, ma nel frattempo c’è stata una pandemia, la riforma si trova in Commissione Costituzione e Leggi. Qualcosa però si sta muovendo, come conferma ai microfoni di SEIDISERA la presidente Daria Lepori. L’auspicio è quello di andare in aula tra la fine dell’anno e l’inizio del prossimo con un rapporto che sostiene il testo governativo con verosimilmente delle modifiche per gli aspetti finanziari. Il modello di finanziamento aveva infatti già sollevato critiche. Si vedrà se i commissari troveranno una soluzione anche per rendere più attuale una legge che agli occhi di alcuni corpi di pompieri appare già vecchia.

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