Ticino e Grigioni

Radar, l'amarezza dei Comuni

Il presidente dell'ACT Riccardo Calastri lamenta scarsa informazione da parte cantonale

  • 19.11.2014, 12:44
  • 07.06.2023, 01:20
Il sindaco di Sementina e presidente dell'ACT Calastri

Il sindaco di Sementina e presidente dell'ACT Calastri

  • ©Ti-Press

Tripla amarezza quella espressa alla RSI dal presidente dell’Associazione dei Comuni ticinesi (ACT) Riccardo Calastri alla luce della notizia che a partire dal 1° gennaio il cantone non riverserà più parte degli incassi dei radar fissi ai comuni in cui sono presenti gli apparecchi.

Il sindaco di Sementina lamenta “l’insufficiente informazione da parte del Cantone all’associazione mantello dei Comuni. Il Governo – prosegue Calastri – non è purtroppo nuovo a metterci davanti al fatto compiuto e a non fornire per tempo informazioni essenziali che riguardano da vicino i Comuni. La disdetta della convenzione con gli enti locali andava comunicata molto prima e nelle sedi appropriate”.

Inoltre vi è l’aspetto finanziario della decisione. “Molti Comuni hanno già allestito i loro preventivi e vedersi privati di un introito a quattro zeri, per alcuni, rappresenta un brutto colpo”.

Consultazione da rendere obbligatoria

Per ovviare a queste “sorprese” Riccardo Calastri, nei prossimi giorni, proporrà all’ACT di redigere un testo con il quale si intende rendere obbligatoria per legge, anche in Ticino, la procedura di consultazione.

Va detto che, però, il Cantone aveva informato i Comuni interessati nel giugno dell'anno corrennte e che le misure, come ci ha precisato il Dipartimento delle istituzioni, non avranno effetto sui conti comunali se non a partire dal 2016. Nessuna sorpresa, dunque: nel 2015 gli enti locali percepiranno la parte degli incassi che gli spetta, così come avvenuto in passato, ha spiegato ancora il dipartimento.

swing

Dal Quotidiano:

CSI 18.00 del 19.11.2014 - Il servizio di Pervin Kavakcioglu

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