Un imprevisto geologico rallenta i lavori per la seconda canna del tunnel autostradale del San Gottardo. Sul versante sud, la fresa meccanica (tunnel boring machine, TBM) è stata fermata lo scorso 23 giugno dopo soli 190 metri di avanzamento a causa di un ammasso roccioso, parzialmente instabile, caratterizzato da fratture e cavità che rendono inefficace la metodologia di scavo meccanizzata.
L’Ufficio federale delle strade (USTRA), dopo approfonditi studi geognostici e consultazioni con esperti, ha quindi deciso di sostituire temporaneamente la TBM con il metodo tradizionale a esplosivo per un tratto di circa 500 metri. Questo cambio di strategia comporterà un aumento dei costi compreso tra i 15 e i 20 milioni di franchi e un’estensione dei tempi di lavoro stimata tra i sei e gli otto mesi.
Per contenere l’impatto sulla tabella di marcia, i lavori con esplosivo saranno eseguiti 24 ore su 24, con turni continui e l’impiego di un cunicolo di accesso per lavorare in contro avanzamento verso nord. Nonostante le difficoltà, l’USTRA conferma l’obiettivo di apertura del secondo traforo entro il 2030 e il rispetto del budget complessivo di 2,14 miliardi di franchi.

La fresa del Gottardo si ferma
Il Quotidiano 27.06.2025, 19:00
La fresa “Paulina” entra in azione
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