Paolo Clemente Wicht può tornare in libertà. La sua scarcerazione è stata ordinata giovedì dalla giudice dei provvedimenti coercitivi Ursula Züblin, che ha accolto così la richiesta del difensore, Elio Brunetti, e respinto parallelamente la domanda di proroga di tre mesi avanzata dal procuratore Andrea Minesso.
Secondo Züblin non esiste ormai più alcun pericolo di collusione o di inquinamento delle prove. O meglio: i rischi rimasti possono essere scongiurati con delle misure sostitutive dell’arresto, a cui l’ex-presidente dell’UDC ticinese dovrà attenersi per i prossimi tre mesi.
Nell’opporsi alla proroga Brunetti non ha risparmiato pesanti critiche all’indirizzo di Minesso, parlando di un’inchiesta che “avanza a rilento”, “in maniera del tutto approssimativa e nella totale improvvisazione”.
Wicht, arrestato il 22 agosto scorso, resta comunque indagato. A suo carico pende una lunga serie di reati, soprattutto patrimoniali, che avrebbe commesso ai danni della moglie e di un investitore. Sulle prime il 52enne aveva negato ogni addebito. Nelle ultime settimane – altra novità – ha invece ammesso parzialmente le accuse.
RG 12.30 del 29.11.18 - Il servizio di Francesco Lepori
RSI Info 29.11.2018, 14:27
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Scarcerato Paolo Clemente Wicht
Il Quotidiano 29.11.2018, 20:00