Un docente a cavallo tra due mondi

Come da tradizione, anche quest’anno torna “Riuniti per Natale” per raccontarvi le storie di alcuni emigranti partiti dalla Svizzera italiana. Il Paese scelto per l’edizione 2025 è la Spagna con tappe a Madrid, Barcellona, nella Comunità Valenciana e nell’arcipelago delle Isole Canarie, con vista sull’Oceano Atlantico.

Avere due lavori in due luoghi diversi è qualcosa di piuttosto comune, ma quando i due luoghi in questione distano più di mille chilometri l’uno dall’altro, la cosa si fa singolare. Da quattro anni Alan Quaglieri- Domínguez, nato nel 1979 a Locarno, vive una peculiare esperienza di “frontaliere europeo” grazie ai suoi due incarichi in ambito accademico: da un lato, in Ticino, è docente all’Università della Svizzera italiana (Master in turismo internazionale) e alla Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (SUPSI, indirizzo in Leisure Management ed Economia Aziendale); dall’altro insegna alla EAE Business School di Barcellona.

Il nostro emigrante ha studiato economia all’università Bocconi di Milano e si è trasferito a Barcellona nel 2005, ripercorrendo le orme della madre che è originaria proprio di qui. Quattro anni più tardi, nel 2009 ha inoltre conseguito il Master in gestione del turismo all’Universitat Rovira i Virgili di Tarragona, a circa cento chilometri da Barcellona.

Qui ha lavorato per diversi anni ottenendo il dottorato grazie a una tesi sul suo quartiere: quello di El Raval, una delle zone più densamente popolate di Barcellona. Un luogo che lui stesso definisce “non banale” e che da qualche tempo ha trovato un nuovo simbolo nel “Gat de Botero”, una statua di bronzo firmata dall’artista colombiano Fernando Botero che fa bella mostra di sé al centro della Rambla del Raval, uno dei viali di maggior passaggio.

In questo episodio girato esclusivamente per il web che accompagna l’edizione 2025 di Riuniti per Natale dedicata alla Spagna, Alan ci ha spiegato come si è evoluta Barcellona e che impatto ha avuto il turismo sui suoi cittadini. Per lui, questa metropoli è un laboratorio a cielo aperto in cui può constatare i cambiamenti legati ai modi di visitare un luogo. Nel corso della sua carriera accademica, infatti, Alan si è concentrato sull’impatto del fenomeno turistico nella trasformazione sociale, culturale, commerciale e urbanistica della città. Tra i suoi settori di interesse, anche la crescita dei soggiorni brevi favorita da una piattaforma come Airbnb. Tendenze che hanno ovviamente modificato radicalmente il mercato immobiliare cittadino.

Vivere a Barcellona ha poi sempre messo Alan di fronte a una situazione tipo: quella in cui qualcuno gli chiede che cosa consiglia di vedere durante un breve soggiorno da quelle parti. La sua risposta è quindi sempre la stessa: scegliete destinazioni meno scontate e, se potete, perdetevi nella città e nelle sue strade. Non ve ne pentirete.