In Ticino è sempre più a rischio la tassa di collegamento, la cosiddetta tassa sui posteggi, voluta dal consigliere di Stato Claudio Zali, accolta dal popolo nel 2016 e che sarebbe dovuta entrare in vigore nel 2025.
Ore contate per la tassa di collegamento
Il Quotidiano 24.09.2024, 19:00
Martedì infatti la maggioranza della Commissione della gestione del Gran Consiglio ha espresso, in un rapporto, il proprio sostegno all’iniziativa popolare, mettendo fuori gioco il controprogetto presentato dal Governo lo scorso luglio.
Un controprogetto, che prevede di mantenere la tassa solo per i posteggi aziendali con più di 50 posti, esclusi i centri commerciali, e che avrebbe dovuto contrastare l’iniziativa popolare che ha raccolto 16’000 firme e con cui l’UDC chiede l’abolizione tout court della tassa.
Si conferma dunque, anche per questo tema, la nuova convergenza tra PLR, Centro e UDC, mentre la Lega sostiene la linea politica del suo consigliere di stato e ha deciso di appoggiare il rapporto di minoranza, a favore della tassa, al fianco di PS e Verdi. Una posizione che Omar Balli, membro leghista in Commissione, dice essere “molto semplice: la gente ha votato e approvato la tassa di collegamento. Di conseguenza noi vogliamo che i cittadini possano rivotare. A loro dovrebbe spettare la decisione se abolirla oppure no. Sosterremo quindi il controprogetto”, con un rapporto di minoranza che deve ancora essere firmato.
Una tassa votata dai cittadini, che potrebbe ora essere abrogata dal Parlamento. Il deputato Tiziano Galeazzi afferma che “l’UDC è sempre per il popolo sovrano, ma questo è un caso un po’ particolare. Quindi per non creare dei costi con una nuova votazione, per il tema specifico e per tutto ciò che c’è stato, abbiamo ritenuto che una decisione in aula sia la miglior soluzione”.
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Notiziario 24.09.2024, 16:00
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