Fra poco più di un mese si riaccenderanno i motori del Rally del Ticino e puntualmente, come accade praticamente ogni anno, ad accendersi di nuovo sono anche le polemiche e le opposizioni. Questa volta è il comune di Alto Malcantone che ha deciso di non autorizzare il passaggio delle auto sul proprio territorio, ma la Sezione della circolazione, competente per decidere su questo tipo di manifestazioni, ha deciso di tirare dritto.
Al centro delle discussioni è la strada fra Breno e Cademario, che fra il 27 e il 28 settembre verrà chiusa per alcune ore per consentire il passaggio della gara nonostante il locale Municipio abbia deciso già in maggio di non concedere l’autorizzazione. Caroline Camponovo, dell’Associazione traffico e ambiente (ATA), è stupita dalle decisioni delle autorità cantonali: “Ci siamo stupiti che malgrado il diniego di un Municipio la Sezione della circolazione abbia deciso di far passare il rally. Abbiamo rilevato un po’ di supponenza da parte delle autorità cantonali”.
La competenza per decidere sulle gare motoristiche spetta alla citata sezione del Dipartimento istituzioni, che deve verificare tutti i requisiti di legge e sentire tutti i Comuni coinvolti. Elia Arrigoni. capo Sezione della circolazione, sostiene però che dal Comune malcantonese non siano arrivate le informazioni necessarie: “Abbiamo richiesto una spiegazione, senza ottenere precisazioni e una risposta. Simultaneamente abbiamo raccolto i pareri delle altre autorità coinvolte, anche quelle responsabili di fauna e paesaggio. Tutti hanno dato un preavviso favorevole”.
La RSI ha provato a raggiungere le autorità comunali di Alto Malcantone, ma senza successo. Ancora non è chiaro se l’ATA farà ricorso. Tuttavia questo non avrebbe effetto sospensivo e il passaggio del rally non è dunque messo in dubbio.