Ticino e Grigioni

Un drone trova i dispersi

Il programma messo a punto da USI e SUPSI rintraccia chi si perde in montagna o nei boschi

  • 10 febbraio 2016, 15:13
  • 4 settembre 2023, 23:46
Un velivolo controllato in remoto (archivio)

Un velivolo controllato in remoto (archivio)

  • ©Ti-Press/Carlo Reguzzi

I droni potranno essere capaci di trovare le persone disperse in montagna, grazie a un programma di intelligenza artificiale messo a punto dai ricercatori ticinesi dell'USI, della SUPSI e zurighesi, che permette ai "velivoli controllati in remoto" di riconoscere e seguire sentieri in ambienti complessi come le foreste. Una prestazione in cui persino l'uomo compie errori.

"Interpretare un'immagine ripresa in ambiente complesso come una foresta è incredibilmente difficile per un computer. A volte anche il cervello umano ha difficoltà a riconoscere un sentiero!", spiega Alessandro Giusti, dell'Istituto Dalle Molle di studi sull'intelligenza artificiale, affiliato alla SUPSI, in un comunicato dell'università di Zurigo.

Il gruppo di ricercatori ha dotato i droni di una cosiddetta "Rete neurale profonda", ovvero un algoritmo informatico che impara autonomamente a risolvere problemi complessi, utilizzando una serie di esempi di addestramento, secondo un meccanismo analogo a quello con cui il cervello umano impara dall'esperienza.

ATS/M.Ang.


CSI 18.00 del 10.02.2016 - Il servizio di Alberto Tettamanti

RSI Ticino e Grigioni 10.02.2016, 18:58

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