"Un lavoratore isolato è un lavoratore debole". Sono le parole di Aboubakar Soumahoro, attivista dell'Unione sindacale di base, noto per le sue battaglie al fianco dei braccianti in sud Italia. Sabato è stato ospite del Film festival diritti umani in corso a Lugano, ed ha partecipato a una tavola rotonda dal titolo "Lavoro: tra diritti e libero mercato".
"Prima di un lavoratore c'è un essere umano". Aboubakar Soumahoro non si stanca di ripeterlo. Italiano, originario della Costa d'Avorio, è diventato il simbolo della lotta allo sfruttamento. "Dobbiamo essere tutti uguali" dice. Ma le disparità nel mondo del lavoro continuano a esistere, anche in Ticino dove tanto si parla di dumping salariale e del deterioramento delle condizioni, della distanza fra lavoratori frontalieri e residenti. A questo proposito il sindacalista afferma: "Sul piano del lavoro, della condizione dei lavoratori, in termini di diritti sindacali, bisogna partire da una base molto semplice: uguale lavoro uguale salario. Indipendentemente dalla provenienza geografica".
Ascolta Soumahoro nel servizio in cima all'articolo.
Il sindacalista rifugiato
Telegiornale 13.10.2018, 22:00