E' iniziato oggi, martedì, davanti a un nutrito pubblico, il processo a Lugano per la cessione di Villa Violetta, che ha tra i suoi imputati pure l’avvocato ed ex granconsigliere PPD Yasar Ravi. Nel corso del primo dibattimento nel 2011, l’allora magistrato Claudio Zali domandò supplementi d’indagine e il procuratore pubblico Arturo Garzoni riaprì l’indagine. Si giunse così a estendere le accuse a una quinta persona.
La vicenda è legata alla vendita, in parte sottobanco, di un'abitazione di Castagnola contesa da due coniugi alle prese col divorzio. Per le autorità inquirenti la moglie avrebbe ideato un contratto per la villa e uno per i mobili che l’arredavano, riducendo così i proventi annunciati per la vendita e di conseguenza la quota da versare all’ex marito. La donna è pure alla sbarra, con il suo fiduciario, il notaio e il compratore, oggi assente dall'aula.
Il giudice Mauro Ermani ha dichiarato nelle prime fasi del dibattimento che si tratta di un nuovo processo, giacché è inedito l’atto d’accusa alla luce della richiesta avanzata nel novembre di quattro anni fa dal suo ex collega Zali.
EnCa