L'Azienda

Daiana Crivelli, il volto nuovo di Sei Centro

Da lunedì 5 luglio al sabato alle 20.40 su LA 1 torna la seconda stagione del programma quiz

  • 30.06.2021, 12:20
daiana crivelli

Da lunedì 5 luglio al sabato alle 20.40 su LA 1.

Ritorna il quiz estivo “on the road” della RSI e la nuova stagione del programma dedicato al nostro territorio ci regala un volto altrettanto nuovo e freschissimo, quello della giovane presentatrice Daiana Crivelli. L’abbiamo incontrata per farci raccontare come sta vivendo quest’avventura e per conoscerla un po’ meglio.

Quest’estate è iniziata la tua avventura alla RSI con Sei Centro, ci parli di quest’esperienza? Com’è stato l’impatto?

Non penso di riuscire a descrivere a parole le emozioni provate durante questa esperienza, sia a livello lavorativo che personale. Tanto che, non lo nascondo, quando abbiamo finito di girare l'ultima puntata, la lacrima non l'ho trattenuta. Ovviamente la tensione era tanta, quando tieni ad una cosa vuoi riuscire a farla al meglio, ma anche la componente umana ha giocato un ruolo fondamentale in quest’avventura. Con e grazie a tutta la squadra di Sei Centro e ai concorrenti, ogni puntata è stata divertente, dinamica e spontanea e credo che queste componenti siano importantissime, perché le emozioni passano dallo schermo e arrivano al pubblico.

Sei Centro è un programma che, attraverso il quiz, ci parla del nostro territorio e di tutte le sue ricchezze. Tu eri già preparata su questi argomenti o è stato anche per te un bel ripasso?

Come in tutti i quiz ci sono cose che sapevo e altre che ho imparato e rinfrescato proprio grazie a questo gioco. Non è stato interessante solo per le nozioni acquisite, ma anche per i posti in cui siamo stati. Il nostro Paese è stupendo proprio perché si scoprono sempre nuovi scorci e anche quando si torna in luoghi già visitati, questi regalano nuovi punti di vista e meravigliosi dettagli.

Tu hai iniziato la tua carriera di animatrice alla radio, quali sono secondo te le differenze / i punti in comune tra i due media? Che cosa ti ha spinto verso questo tipo di lavoro?

La differenza principale per me è che la televisione si basa sull'immagine, la radio gioca sull'immaginazione. Questo li rende due mondi e due modi di lavorare diversi, ma entrambi molto affascinanti. La cosa più bella, per quanto mi riguarda, che accomuna questi due media è che accorciano le distanze, facendoti sentire parte di una comunità e soprattutto sono fonte inesauribile di compagnia per tutti. Ed è proprio questo che - da sempre - mi ha spinto verso questo lavoro. Per me radio e TV significano famiglia, condivisione, informazione ed entrare ogni giorno nella vita e nelle case delle persone, raccontando aneddoti, storie e curiosità è un vero onore.

Ora vedi soprattutto la TV nel tuo futuro? Hai progetti e sogni in mente?

Ancora non so che cosa succederà, ma spero davvero che in un futuro la televisione possa avere un ruolo importante nella mia carriera, è un sogno in cui voglio continuare a credere. Non ho mai avuto la certezza di arrivare in TV, ma ho lavorato tanto per potermi creare qualche opportunità e quando queste si sono presentate, le ho colte al volo.

Nel mio futuro sogno di far coincidere al meglio la mia vita professionale con quella privata. Ho una bambina piccola che è meravigliosa, ciò che di più bello la vita mi ha regalato, e vederla crescere giorno dopo giorno è sicuramente la cosa che più mi rende orgogliosa, ma anche il mio lavoro è una componente fondamentale della mia vita e della mia persona e non riuscirei mai a rinunciarvi.

Con Radio Ticino abbiamo tanti progetti che stiamo realizzando e per cui stiamo lavorando da tanto tempo e che mi rendono davvero fiera, con la RSI spero che si creino nuove opportunità per poter tornare al più presto.

Capitolo social: ti piacciono? Li usi tanto?

Lavorando nell’ambito della comunicazione per me i social sono uno dei mezzi più affascinanti e potenti di cui ad oggi – con TV, radio e giornali – disponiamo.

Io lavoro e mi informo tramite Instagram, Twitter e Facebook. Ho conosciuto persone grazie a questi mezzi e sono rimasta in contatto con altre. I social sono un tipo di comunicazione immediata che, se usati nella maniera corretta, trovo che possano davvero arricchirci, ma se utilizzati con inconsapevolezza o leggerezza, possono essere un’arma a doppio taglio davvero pericolosa.

Riconosco che purtroppo, ad oggi, c’è davvero tanta cattiveria e negatività, cosa che a mio parere, qualche anno fa, era più rara. Non voglio pensare che sia una trasposizione della realtà in cui viviamo oggi, perché fortunatamente trovo che ci sia tanto bello attorno a noi, ma spero che possano ritornare ad essere un posto in cui potersi sentire liberi di condividersi e mostrarsi, senza paura di sentirsi giudicati in tutto e per tutto.

Tu hai giocato a calcio, stai seguendo questo Europeo con passione?

Ci ho provato sì, è uno sport che mi ha sempre appassionata e per questo, quando guardarlo in tv non mi bastava più, sono “scesa in campo”. È stato molto divertente, non eravamo proprio la squadra più forte del campionato, ma le emozioni che regala questo sport ci davano la carica per provarci sempre ed erano sicuramente la motivazione principale.

Emozioni che sento e vedo anche in questo Europeo, che sì, sto seguendo con passione e divertimento. Non solo per quanto riguarda il gioco in campo, ma per tutto ciò che comporta un torneo del genere: l’unione di un Paese, le serate con gli amici davanti alla partita, gli abbracci durante i goal, la tensione durante gli scontri cruciali. Momenti bellissimi che, dopo ciò che abbiamo passato nell’ultimo anno, oggi sono ancora più speciali.

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