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Siamo fuori dal tunnel!

Puntata dell’8.12.23 - La dura vita dei pendolari tra levatacce, viaggi più lunghi e costi supplementari! E le ferrovie cosa fanno?

  • 07.12.2023, 22:25
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Siamo fuori dal tunnel / Zucchero

Patti chiari 08.12.2023, 21:10

Di: di Michele Rauch e Nadia Ticozzi  

Un’ora in più potrebbe sembrare poca cosa. Ma per chi deve alzarsi presto e attraversare il San Gottardo per andare a lavorare, 60-70 minuti in più cambiano la vita. In peggio, naturalmente. È così dal 10 agosto, quando il deragliamento di un treno merci ha messo fuori uso la galleria di base per il traffico viaggiatori. Patti chiari ha accompagnato alcuni pendolari, lavoratori e studenti, nel loro viaggio dal sud al nord delle Alpi o viceversa. E i disagi non si limitano al tempo perso.

Costi supplementari e vita familiare stravolta
Ne risente infatti anche il portamonete. Rachele, che abita a Bellinzona e lavora all’ospedale di Lucerna, è ormai costretta a soggiornare in settimana nella città della Svizzera centrale. Per lei, vita familiare stravolta e costi supplementari per centinaia di franchi al mese. Enisa, studentessa all’Università di Friborgo, per rientrare in Ticino il venerdì sera deve partire prima del solito e pagare un biglietto extra per la prima tratta del viaggio. Questo perché il suo abbonamento Seven25/AG Night (che permette ai giovani di viaggiare liberamente la sera) è valido solo a partire dalle 19.00. Le FFS hanno aumentato il numero di biglietti risparmio e anticipato alle 18.00 – ma unicamente la domenica - la validità dell’abbonamento Seven25/AG Night. Una concessione insoddisfacente per molti universitari ticinesi. Per di più, tra poche settimane il prezzo di abbonamenti e biglietti aumenterà. “Avrebbero potuto rinviare di 12 mesi i rincari per chi viaggia sulla tratta del San Gottardo”, fa notare Andrea. Lui è, per così dire, un pendolare “al contrario”: lavora infatti all’IRB di Bellinzona ma abita con la sua famiglia a Zurigo.

Ritardi, treni soppressi e coincidenze perse
Non di rado si verificano imprevisti che allungano ulteriormente la durata del tragitto. Intoppi che Patti chiari ha sperimentato in diretta, accompagnando alcuni pendolari tra il Sud e il Nord delle Alpi. In due viaggi su 6 siamo arrivati a destinazione con oltre un’ora di ritardo, a causa di treni soppressi e coincidenze perse. In un altro caso il ritardo è stato di 15 minuti. Eppure, le statistiche ufficiali indicano che nel corso del 2023, la situazione in Ticino è migliorata rispetto all’anno precedente. Dall’11% circa di treni in ritardo si è scesi al di sotto della soglia del 10%. Il 2022 era però stato un “annus horribilis”, con un netto peggioramento rispetto al biennio precedente. E poi le statistiche dicono solo quanti treni non sono puntuali, ma non se il ritardo medio è in aumento o in diminuzione. Per non parlare del sovraffollamento delle carrozze nelle ore di punta: un altro problema segnalato da molti utenti di FFS e TILO negli ultimi tempi.

Se ne discute in studio con: Roberta Cattaneo, Direttrice regionale FFS regione sud, Fabio Canevascini, Associazione ticinese utenti servizi pubblici, Enisa, studentessa.

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