Tre cittadini si affidano alla giustizia per far valere i propri diritti. Ma ciò che doveva essere un percorso di tutela si trasforma in un lungo cammino fatto di attese, errori e ostacoli.
Un padre separato che si batte per anni contro una sentenza che gli impone contributi economici impossibili da sostenere e che deve percorrere la lunga, faticosa e costosa strada dei tre gradi di giudizio per veder ribaltata la situazione.
Un imprenditore accusato di reati legati al fallimento di una società. Dopo 10 anni di indagini le accuse vengono archiviate. Ma nel frattempo, i suoi beni sono rimasti bloccati, il suo progetto edilizio si è fermato e nessuno lo risarcisce per il tempo, i danni e le risorse perdute.
E infine un proprietario immobiliare, vittima di una lunga e logorante disputa con un inquilino. Un conflitto che si protrae per più di dieci anni, fra sentenze contrastanti, minacce, accordi violati e denunce che non portano a nulla.
Tre storie diverse, ma segnate dallo stesso problema: la lentezza e l’inefficienza del sistema giudiziario. Mesi – a volte anni – per ottenere risposte. Procedure che impongono termini rigidi al cittadino, ma che tollerano ritardi da parte delle istituzioni. Costi elevati, esiti incerti, un senso di impotenza crescente. E anche quando arriva una sentenza favorevole, la domanda resta: è davvero giustizia quella che lascia dietro di sé solo macerie?