Il presidente della Novartis Jörg Reinhardt, intervistato dall'Aargauer Zeitung, s'è sentito in dovere di precisare che l'azienda continuerà a mantenere la sua sede in Svizzera, malgrado la forza del franco e il voto popolare contro l'immigrazione di massa.
Toni rassicuranti rispetto a quelli usati da Daniel Vasella, suo predecessore, che non aveva escluso l'abbandono, almeno parziale, del quartier generale di Basilea.
Un discorso che vale anche per il settore della ricerca, concentrata, oltre che nella città renana, anche nell'argoviese Stein.
ATS/dg