Liti tra i migranti. Alcuni scontri, giovedì in tarda serata, sono scoppiati in un campo profughi sull’isola greca di Samos. Incidenti e tafferugli si erano già riscontrati il giorno prima, con una decina di feriti, in un campo di Lesbos.
A Samos sei persone sono dovute essere ospedalizzate per accertamenti al termine dei tafferugli durati diverse ore. Due baracche del campo sono state incendiate. L’intervento massiccio della polizia greca ha consentito il ritorno alla tranquillità poco dopo la mezzanotte.
A scatenare i tafferugli una rissa tra migranti di nazionalità imprecisata. Nel campo vivono oltre un migliaio di persone, un numero di persone decisamente superiore agli 850 posti disponibili. Un portavoce dell’Alto commissariato per i rifugiati dell’ONU ha confermato i fatti di Samos e Lesbos, sottolineando che, dopo l’accordo tra l’UE e Ankara che dovrebbe ostacolare l’arrivo di profughi in Europa via Turchia e Grecia, i casi di risse si sono moltiplicati.
ATS/AFP/Swing