Cinque persone, sospettate di essere implicate nella fornitura dell’arma utilizzata dall’autore dell’attentato a Strasburgo, sono state interpellate martedì mattina in Alsazia e poste poi in stato di fermo. L’attentato aveva colpito i mercatini di natale della città alsaziana l’11 dicembre scorso, quando Cherif Chekatt, schedato con la lettera “S” dei radicalizzati, uccise cinque persone.
I cinque sospetti appartengono alla famiglia di Chekatt, ma per il momento gli inquirenti restano prudenti sulle loro reali responsabilità. Gli accertamenti dovrebbero permettere di chiarire i ruoli di ciascuno, in particolare di un 78enne, il più anziano del gruppo, composto da altri 3 uomini e una donna.
Chekkat, conosciuto come delinquente comune plurirecidivo, aveva attaccato dei passanti con un revolver da 8mm e un coltello; dopo un’estenuante caccia all’uomo era stato abbattuto solo 48 ore dopo. L’attentato era stato rivendicato dallo Stato islamico.