Terzo giorno di tumulti a Gerusalemme. La polizia israeliana, armata di granate e gas lacrimogeni, si è scontrata martedì con i palestinesi, i quali si sono barricati all'interno della moschea al-Aqsa, nella parte orientale della città. Il bilancio delle violenze è di 31 feriti, di cui 26 palestinesi (altri due sono stati arrestati) e 5 ufficiali israeliani, nessuno dei quali gravemente.
Gli scontri a Gerusalemme
L'Unione Europea, nel frattempo, ha ribadito il suo appello per il mantenimento dello status quo in questo sito venerato da ebrei e musulmani.
"L'escalation di violenze costituisce una provocazione e un incitamento all'odio, in particolare durante il periodo delle festività ebraiche e l'approccio della festa musulmana del sacrificio", ha dichiarato la portavoce della Commissione Europea. "E' fondamentale -ha continuato- che tutte le parti mantengano la calma e si comportino con moderazione". Questa posizione è condivisa anche dalle Nazioni Uniti e dagli Stati Uniti.
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