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"Bizzarro vociare sulla controffensiva"

Secondo l'esperto di analisi strategiche Vincenzo Camporini l'attesa per la reazione di Kiev è eccessiva, anche se afferma che "i russi sono sulla difensiva"

  • 9 giugno 2023, 11:32
  • 24 giugno 2023, 08:49

La puntata di Modem del 09-06-2023

RSI Mondo 09.06.2023, 11:24

  • Keystone
Di: Modem/ATS/EnCa

Vincenzo Camporini, esperto di analisi strategiche, ex ufficiale dell’Aeronautica militare italiana, in merito al presunto inizio della controffensiva delle forze armate di Kiev, ha definito venerdì mattina a Modem “abbastanza bizzarro questo vociare sulla controffensiva”. A suo avviso, l’attenzione è fuori luogo poiché “di per sé le operazioni militari devono essere protette, coperte, con uno schermo che consenta ai militari di operare correndo il minor numero possibile di rischi”.

In pratica, in questo momento secondo Camporini “si dovrebbe essere un po’ più pazienti come operatori dei media, poiché non si è in condizione di dire cosa esattamente sta succedendo”.

L’esperto italiano è però molto diretto a riguardo del fatto che “chiaramente gli ucraini stanno prendendo l’iniziativa. Per fare ciò in un conflitto di questo tipo occorre saggiare dove sono le resistenze, vedere quali sono i punti deboli dell’avversario. Un avversario che ha preso", a suo parere, "una postura essenzialmente difensiva - mi sembra indubitabile”.

“Dopo la questione di Bakhmut”, precisa Camporini, “i russi non hanno più avuto nessun movimento in avanti e stanno aspettando che arrivino gli ucraini e questi ultimi stanno provando dove possono premere con la loro offensiva”. A suo avviso, infatti, “si parla molto di cosa sta accadendo intorno a Bakhmut, dove appare che le forze di Kiev stiano cercando in qualche modo di circondare la città costringendo chi la sta occupando alla resa. Questa potrebbe essere un’ottima iniziativa, se riuscisse, poiché sarebbe un colpo veramente pesantissimo per lo stesso morale delle truppe di Mosca”.

Crollo diga: "Ci hanno guadagnato di più i russi"

In riferimento all’allagamento seguito al collasso dell’immensa diga di Khakovka, l’ex ufficiale italiano ha dichiarato ai microfoni della RSI che “una buona fetta del fronte dove si poteva sviluppare la controffensiva ucraina (nel sud del Paese, ndr.) è divenuta inagibile; perciò ci sono buoni motivi per ritenere che chi ci ha guadagnato di più sono i russi che hanno visto restringere l’area dove gli ucraini potrebbero attaccare”.

Camporini precisa, inoltre, che “le decisioni dello Stato Maggiore russo ci hanno mostrato spesso come ci sia una discreta indifferenza a quello che può accadere alle loro truppe in base ai piani che si sviluppano, ma starei molto cauto nel gettare la croce addosso a qualcuno, comunque”.

L'intelligence ucraina ha intanto postato su Telegram venerdì la clip audio di un minuto e mezzo in cui due militari russi intercettati affermano che è della Russia la responsabilità dell'esplosione della diga di Kakhovka. Nella traduzione fatta dal Guardian il primo militare afferma: "Il problema principale è che la centrale idroelettrica raffredda il reattore nucleare” (della centrale di Enerhodar, ndr.).

E il secondo risponde: "Non c'è problema. Esploderà e sarà tutto finito". Poi il primo militare russo afferma: "Quindi sono stati i nostri. Non sono gli ucraini, sono i nostri". E l'altro risponde: "Davvero sono stati i nostri? Hanno raccontanto che sono stati gli ucraini a farlo saltare in aria". E il primo militare: "Non l'hanno fatta saltare loro. Il nostro gruppo di sabotatori era lì. Volevano causare paura con questa diga. Non è andata secondo i piani e il risultato è più di quanto avessero previsto". E l'altro: "Sì, beh, naturalmente”.

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Telegiornale 08.06.2023, 20:00

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